Stato di salute del Ticino: il tavolo permanente non c’è

Pavia, la richiesta avanzata dalle società remiere è rimasta lettera morta

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di Manuela Marziani

Preoccupato per la salute del Ticino, il coordinamento delle società remiere di Pavia ha chiesto all’amministrazione comunale la costituzione di un tavolo tecnico permanente, ma dopo mesi la richiesta non è ancora stata esaudita. In realtà il 28 ottobre Motonautica, Battellieri Colombo, Canottieri Ticino, Club vogatori, comitato attenti al Ticino, Cus Pavia e Tennis club hanno incontrato il sindaco Fabrizio Fracassi, però il tavolo tecnico permanente tra enti e sodalizi remieri, come richiesto a maggio per discutere periodicamente dello stato del fiume Ticino e delle sue sponde è rimasto un sogno. "Apprezziamo l’iniziativa del sindaco - dice Guido Corsato presidente della Battellieri Colombo parlando a nome del comitato - che in quattro mesi è riuscito a convocare il tavolo di confronto tra le remiere e alcuni enti competenti in materia di gestione delle acque, in particolare del Ticino e di tutto ciò che riguarda il fiume e le sue sponde. Non possiamo essere altrettanto soddisfatti per quanto riguarda la presenza degli enti, ritenuta esigua rispetto allo scenario complessivo di coloro che hanno voce in materia di acque, di infrastrutture e manutenzione dell’alveo e delle sponde. La frammentazione delle competenze va a discapito dell’efficacia e della tempestività negli interventi, alimenta controversie, malintesi e palleggio delle responsabilità tra i vari enti, ma anche nei rapporti tra cittadini e gli stessi enti".

La sensazione del Coordinamento è che quello avuto sia stato un incontro interlocutorio o estemporaneo, mentre dovrebbe essere un tavolo permanente e prevedere anche la partecipazione del dirigente del settore, dei responsabili delle società partecipate e delle ditte affidatarie dei lavori di manutenzione. "Durante l’incontro - aggiunge Corsato - il sindaco non ha risposto alle richieste avanzate per rive e sponde come bonifica delle micro-discariche, manutenzione delle piste ciclopedonali, segnaletica, sfalcio dell’erba, ruderi monumentali in alveo di proprietà del Comune. Eppure, si tratta di una materia di esclusiva competenza, in ambito urbano, dell’amministrazione comunale. Il sindaco non ci ha fornito informazioni se non lamentare gli atti di vandalismo che subiscono le opere. Noi condanniamo i vandalismi, ma crediamo che le opere utili ai cittadini vadano comunque realizzate".