M.M.
Cronaca

La sperimentazione del riso più resistente alle malattie prolungata a tutto il 2025

Mezzana Bilgli, un centinaio di piantine si sono salvate dalla devastazione dei vandali del 21 giugno

Il campo sperimentale di riso TEA a Mezzana Bigli

Mezzana Bigli (Pavia) – È stata prorogata al 31 dicembre 2025 la sperimentazione in Italia delle Tecniche di evoluzione assistita. Le decisione che arriva con l’approvazione di un emendamento firmato dal senatore Gian Marco Centinaio "è una buona notizia per chi scommette su un’agricoltura innovativa e di qualità". Ma è anche una risposta a chi ha distrutto il campo di Mezzana Bigli, nel quale era stato avviato il primo test di una pianta di riso ottenuta con le Tea. "E’ pure un messaggio a un’Europa che continua a ritardare il riconoscimento di questa tecnologia e la sua libera commercializzazione - ha sottolineato il vicepresidente del Senato Centinaio, responsabile del dipartimento agricoltura e turismo della Lega -. Questi ostacoli non fermeranno il lavoro di ricercatori e agricoltori e di certo non scoraggiano la volontà della Lega e di tutta la maggioranza di sostenerlo. Oltre a prolungare la possibilità di sperimentare le Tea anche nel 2025, l’emendamento approvato in Commissione al Senato allarga questa opportunità alle piante con caratteristiche qualitative e nutrizionali migliorate.

"È un passaggio importante - conclude il senatore -. In questo modo, aiuteremo l’agricoltura ad affrontare i periodi di siccità e a utilizzare meno pesticidi e potremo anche rafforzare l’autonomia alimentare del nostro Paese e fornire materie prime di altissima qualità per i nostri prodotti agroalimentari. Il tutto assicurando sempre la massima sicurezza per la salute dei consumatori e per il territorio". Intanto, dopo la distruzione del campo compiuta da alcuni ecovandali nella notte tra il 20 e il 21 giugno scorsi, un centinaio di piantine provenienti dai laboratori dell’Università Statale di Milano, si sono salvate. Nell’appezzamento di 28 metri quadri alla cascina Erbatici, inaugurato il 13 maggio tra la fine di settembre e la metà di ottobre, quindi sarà raccolto il riso come avviene in tutte le risaie.

«La sperimentazione potrà proseguire, anche se ovviamente con un valore scientifico ridotto rispetto a quanto preventivato - ha annunciato Vittoria Brambilla, docente di botanica e coordinatrice del gruppo di ricerca -. Abbiamo inviato una comunicazione al ministero dell’ambiente. Il proprietario è riuscito a ripiantare subito una parte delle piante tagliate, che adesso si sono riprese e stanno crescendo apparentemente bene". La ricerca prevede che accanto al riso Tea crescano piantine normali per capire se resistono al brusone. "Il progetto - ha aggiunto l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi - vuole tutelare un prodotto tipico e permettere una maggiore competitività sui mercati mondiali. Siamo contenti che riparta".