
Un presidio degli abitanti di Cassinino contro la rimozione dell’autovelox sulla Sp 35
Pavia, 25 luglio 2019 - Approda stasera in Consiglio comunale la protesta di un gruppo di residenti di Cassinino, Cantone Tre Miglia e Cascina Rizza, che chiede di avere di nuovo l’autovelox sulla Sp 35. Con una istant question presentata dai consiglieri di opposizione si vuole capire se l’apparecchio, rimosso il 3 luglio, tornerà come deterrente all’elevata velocità.
"L’autovelox è stato collocato nel 2011 - ha detto Paola Leati che nei giorni scorsi ha consegnato a Comune, Provincia e Prefettura una lettera corredata da 151 firme - dopo un incidente mortale. Allora il sindaco Alessandro Cattaneo aveva valutato la situazione e, considerando che non potevano essere collocati dei dissuasori, che un semaforo avrebbe rallentato troppo i collegamenti con Milano e che una rotonda sarebbe stata troppo costosa, ha optato per l’autovelox mettendo anche una doppia striscia continua a impedire i sorpassi".
Da sempre i residenti sono preoccupati per la pericolosità di una delle arterie più trafficate della città. "Il problema riguarda tutti, non soltanto che abita nella zona - ha aggiunto Leati - Per noi è un terno al lotto immetterci sulla Sp 35, ma rischiano anche coloro che percorrono la strada per entrare a Pavia o andare verso Milano. E non parliamo poi di quanto sia pericoloso attraversare un’arteria dove si trovano due fermate del pullman e le strisce pedonali sono poco visibili".
La strada è di proprietà della Provincia, ma a causa delle note difficoltà economiche, il Comune ha voluto farsi carico dell’installazione di un autovelox che ha pizzicato moltissimi automobilisti. "L’autovelox si auto-mantiene, ha incassato moltissimo - ha proseguito la residente nella zona - il problema è che ora è scaduto l’appalto e nel cambio di amministrazione, non è stato rinnovato. Noi vorremmo avere delle risposte chiare da parte dell’amministrazione, perché abbiamo saputo che, siccome non si sono più verificati incidenti gravi sulla strada, non era opportuno spendere dei soldi per un velox. Ma per forza non si sono verificati incidenti, c’era il rilevatore di velocità. Ora che è stato rimosso, le auto sono tornare a correre e non vorremmo che ci scappasse un altro morto. Avrebbe un costo sociale decisamente superiore a quello dell’appalto per un autovelox". La Provincia ora sta valutando la possibilità di spostare un velox da un’altra strada; se non insorgeranno altri residenti.