
Il furto di cavi elettrici contenenti rame riguarda anche gli impianti di illuminazione pubblica
Zerbolò (Pavia), 21 maggio 2025 – Ladri di rame pure sull'autostrada. Nella notte tra lunedì e ieri, martedì 20 maggio, ignoti malviventi sono entrati in azione sulla A7 Milano-Genova, prendendo di mira un cantiere stradale alla progressiva chilometrica 28 in direzione Sud, tra i caselli di Bereguardo e Gropello Cairoli, nel territorio comunale di Zerbolò. I predoni dell'oro rosso hanno portato via circa 600 metri di cavi elettrici di rame che erano stati lasciati nel cantiere, per un valore del bottino stimato in circa 2mila euro. Il furto notturno è stato poi denunciato il giorno successivo ai carabinieri della Stazione di Bereguardo, della Compagnia di Pavia, che hanno effettuato il sopralluogo.
Modalità d’azione
Con tutta probabilità i ladri sono arrivati dai campi adiacenti all'autostrada, scavalcando la recinzione di protezione al tracciato autostradale, senza poi dover compiere alcuna effrazione per introdursi nel cantiere a cielo aperto in una pausa tra un turno di lavoro e l'altro. Non è la prima volta che cantieri, sia stradali che anche ferroviari, vengono presi di mira dalle bande interessate al rame, che "studiano” la situazione fingendosi 'umarell' ed entrano poi in azione dove vedono che c'è materiale di loro interesse.
Indagini in corso
Il quantitativo di rame asportato non lascia ipotizzare un mezzo particolarmente capiente per il trasporto della refurtiva, anche se per portare via 600 metri di cavi arrotolati è comunque necessario un furgoncino o almeno un'auto station-wagon. Le indagini dei carabinieri dovranno anche visionare le telecamere di videosorveglianza presenti sulle strade che possono collegare la viabilità ordinaria al punto d'accesso al cantiere autostradale, nel tentativo di intercettare il mezzo dei malviventi fuggiti con la refurtiva.
Il precedente
Un bottino comunque meno ingente rispetto al recente furto, nella mattinata di venerdì scorso, di una grande bobina di cavi di rame, dal peso di una tonnellata e mezza, per un valore di circa 10mila euro, ai danni di una ditta a Gropello Cairoli.