"Sono stato un bullo, mi spiace. Ho capito soltanto adesso dove sbagliavo". Uno studente di Apolf, scuola di formazione professionale che prepara personale di sala, panificatori, pasticceri, aiuto-cuochi e tecnici professionali ha confessato in un podcast il suo passato.
"La nostra è una scuola di frontiera frequentata da due tipologie di studenti - ha detto il direttore di Apolf, Piero Iannello -: ci sono ragazzi che vengono per imparare un mestiere e sono appassionati. Un certo numero, però, senza una famiglia alle spalle, non faranno mai i panettieri, ma il nostro compito è aiutarli ad andare avanti fino a quando avranno quasi 18 anni e saranno più responsabili. Invece di lasciarli in strada dove potrebbero frequentare cattive compagnie, li accompagniamo a fare scelte di vita".
Scelte di vita e la necessità di superare i problemi tipici dell’età adolescenziale come il timore di essere giudicati, le difficoltà ad accettare il proprio corpo, la svalutazione delle capacità personali e l’incertezza del futuro. Segnali di disagio e malessere psicologico, che come riportano talvolta le cronache, si rivelano con comportamenti aggressivi e provocatori verso compagni e professori ma anche con atteggiamenti di ritiro e isolamento dalle relazioni sociali.
"Quando vengono adeguatamente stimolati - ha aggiunto il direttore - i ragazzi si aprono anche se si trovano in gruppo". Per non lasciare indietro nessuno, mettendo in campo tutti gli strumenti e le risorse possibili in modo da sostenere il percorso formativo e di crescita di ogni ragazzo il Lions club ha avviato “Tempo di ascolto“ con il quale dare ascolto ai bisogni degli allievi, fornire loro un aiuto nel rileggere alcune situazioni, trovare insieme strategie più funzionali ad affrontare le difficoltà, in parte legate a questa specifica età, prevenire possibili situazioni a rischio di disagio e promuovere un maggiore benessere psico-sociale, incrementando risorse individuali e relazionali. L’attivazione del servizio è stata preceduta da incontri in tutte le classi in cui i ragazzi hanno riconosciuto il loro bisogno. "Il servizio è stato attivato durante l’orario scolastico con frequenza bisettimanale, da febbraio a maggio - ha spiegato il presidente del Lions, Giovanni Bottiroli -. Ciascun allievo ha avuto la possibilità di fissare un massimo di 5 appuntamenti".