Sit-in a cascina Leona, "non toccate il bosco"

"È una zona molto vicino al paradiso perché sei in campagna, lontano dal traffico, ma in un attimo arrivi in centro. Bisognerebbe preservare la tranquillità dell’area ed evitare ulteriore consumo di suolo". Mario Bobba, che risiede in Borgo Ticino ieri mattina ha partecipato con molte altre persone al sit-in in difesa del boschetto di cascina Leona, via Acquanegra, strada Leona e cascina Vignazza che dovrebbe essere abbattuto per far posto a delle palazzine. "Non c’è la necessità di nuove case - ha aggiunto Cettina Panzera della rete Pavia sostenibile e partecipata -. L’amministrazione comunale poteva dare una direzione diversa al Pgt tenendo conto delle emergenze che viviamo. Un’area verde quando viene cementificata è persa per sempre".

Secondo gli scienziati del clima nei prossimi anni dal 1° giugno al 30 settembre le temperature a Pavia saranno di 38°. "Anche se il bosco non è di pregio - hanno detto i manifestanti - è da preservare perché l’area regala ossigeno, mentre il cemento non lo farà. Bisognerebbe piano piano introdurre essenze autoctone, non disboscare". Contro le palazzine che saranno costruite sono state raccolte e consegnate migliaia di firme. "Evidentemente le concessioni edilizie risalgono a tanti anni fa e non possono essere annullate - ha sottolineato Bobba -, ma bisognerebbe evitare che la speculazione edilizia si scateni in questa parte di città, un polmone verde, che rappresenta un’oasi di pace". "In Consiglio comunale faremo la nostra parte - non ha nascosto Rodolfo Faldini del gruppo misto presente con altri colleghi d’opposizione - nelle quattro sedute in programma per evitare che aree vergini vengano cementificate, ma temo che i muri politici avranno la meglio". La Lombardia è la regione col maggior consumo di suolo. "Solo nel 2021 è stato consumato il 21% di suolo - ha concluso Giovanni Fustilla di Legambiente -, 880 ettari in più rispetto al 2020, circa 19 ettari al giorno".

Manuela Marziani