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Dal Po tre metri sotto lo zero ai grandi laghi: Coldiretti lancia l'allarme siccità

Il grande fiume è ai livelli minimi, ma manca acqua ovunque: il Garda è al 66% di rimpimento, il Maggiore al 32% fino al lago di Como al 17%

Il fiume Po in secca all'altezza del Ponte della Becca (Torres)

Milano, 9 agosto 2018 - Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca, alla confluenza col Ticino in provincia di Pavia, è sceso ben oltre tre metri sotto lo zero idrometrico ma in calo sono anche i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 66% del lago di Garda ad appena il 32% del lago Maggiore fino al 17% del lago di Como. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del grande caldo e dell'assenza di precipitazioni.

I livelli del più grande fiume italiano e dei principali laghi, che si trovano tutti sotto le medie storiche, sono rappresentativi - sottolinea la Coldiretti - della situazione di difficoltà dei bacini idrografici, con torrenti e fiumi in calo. Anche se è soprattutto al nord - precisa la Coldiretti - dove si evidenzia la carenza di disponibilità idriche a partire dal Friuli Venezia Giulia, aree di siccità sono diffuse lungo tutta la Penisola. L'andamento anomalo di quest'anno conferma purtroppo i cambiamenti climatici in atto che si manifestano - sottolinea la Coldiretti - con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

Le precipitazioni sono importanti per ristabilire le scorte idriche necessarie per l'estate, ma l'acqua - precisa la Coldiretti - per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre quest'estate è stata segnata da violenti nubifragi e grandine si sono abbattuti a macchia di leopardo facendo salire il conto dei danni nelle campagne ad oltre mezzo miliardo dall'inizio dell'anno.