E’ tornato al suo posto il santo delle acque diventato martire dei tarli. San Giovanni Nepomuceno protettore del Ticino è di nuovo nella chiesetta sul ponte Coperto sotto la quale si trova il sacrario delle vittime civili dei bombardamenti del 1944. Dopo anni di abbandono la chiesa è stata risistemata ed è stata restaurata la statua seicentesca del santo. Ieri mattina il parroco di Santa Maria in Betlem, don Giulio Lunati, ha celebrato una messa per la riapertura della cappella settecentesca. E’ stato l’artista Iucu a riaccendere i riflettori e a togliere il velo dell’oblio con una preghiera goliardiaca nella quale chiedeva di risistemare la chiesetta e la statua attaccata dai tarli. La restauratrice Silvia Mantica si è messa all’opera e ora il simulacro può di nuovo proteggere la gente di fiume. M.M.
CronacaLa statua di San Giovanni è tornata “a casa“