MANUELA MARZIANI
Cronaca

"San Matteo, l’avanguardia è qui"

Radioterapia: illustrate le chance del nuovo acceleratore lineare e dalla Tac-Pet inaugurati alla presenza della Moratti

di Manuela Marziani

"Potremo offrire ai pazienti possibilità che altrove non trovano". Andrea Filippi, direttore della radioterapia del San Matteo ha sintetizzato così le opportunità garantite dal nuovo acceleratore lineare e della nuova Tac-Pet del Policlinico inaugurati ieri alla presenza del vice presidente e assessore al welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti. "E’ un strumentazione di ultima generazione che va a potenziare l’attività della radioterapia e della medicina nucleare del nostro istituto di ricerca – ha commentato il presidente del Policlinico, Alessandro Venturi -. Il San Matteo è un luogo di artigianato della salute e della cura dove ci sono grandi competenze: abbiamo professionisti e strumentazione tecnologica". Il valore della fornitura è stato di 5 milioni di euro e si è concretizzato con l’installazione di una nuova Tac-Pet e di un nuovo acceleratore lineare, oltre all’ammodernamento di un acceleratore lineare già in dotazione al Policlinico. "La radioterapia di precisione permette di aumentare il tasso di cura, riducendo il livello di tossicità – ha aggiunto Filippi -. Con questo percorso di rinnovamento della radioterapia oncologica che ha portato all’installazione di un nuovo Linac e all’aggiornamento del pre-esistente abbiamo un incremento del numero dei pazienti trattati e un incremento della qualità complessiva dei trattamenti". La nuova Tac-Pet - Biograph mCT - è un tomografo total-body dedicato alla diagnosi per studi dedicati oncologici, neurologici e cardiologici. Con una singola procedura non invasiva consente di ottenere immagini a elevata risoluzione per lo studio di processi fisiologici e metabolici. "La tecnologia Flow Motion permette una minore durata della scansione, con una eccellente qualità di immagine – ha spiegato il direttore della medicina nucleare Giorgio Cavenaghi -. Inoltre assicura al paziente una notevole riduzione degli effetti claustrofobici".

"Il San Matteo è uno dei cinque grandi ospedali della Lombardia - ha concluso Moratti - che coniuga gli aspetti fondanti della sanità: assistenza, formazione universitaria e ricerca. E’ fondamentale sviluppare metodi di diagnosi innovativi e trattamenti terapeutici più efficaci e personalizzati, accorciare i tempi della ricerca, portando le scoperte scientifiche dal laboratorio al letto del paziente. Tutto questo con l’attenzione alle grandi tecnologie. Per questo la Regione ha stanziato per il San Matteo 20 milioni per interventi strutturali e 18 per le tecnologie".