Sagra dell’Offella, conto alla rovescia: "In vetrina le nostre eccellenze"

Dal 5 settembre la prima edizione completa post-pandemia. Diverse le novità

Sagra dell’Offella, conto alla rovescia: "In vetrina le nostre eccellenze"

Le due “maschere“ storiche del paese Pinotu e Pasqualina in una sfilata degli scorsi anni

Mettere al centro dell’evento il paese per valorizzarlo e con esso le sue eccellenze. Questo l’obiettivo sul quale la Pro loco di Parona Lomellina ha lavorato per mettere a punto il programma della Sagra dell’Offella, il tipico biscotto a forma ovale con le estremità appuntite, inventate alla fine dell’Ottocento con un impasto di grano tenero, burro, zucchero, uova, olio d’olive e lievito che è l’elemento distintivo del piccolo centro lomellino a metà strada tra Vigevano e Mortara. Quella di quest’anno, cinquantaseiesima edizione della storia, la prima completa del post-pandemia, è fissata per il fine settimana del 5 e 6 settembre. Una collocazione che la pone ad aprire gli eventi importanti del territorio, seguita a fine mese dalla Sagra dell’Oca e dei prodotti tipici ad essa legati di Mortara e poi all’inizio di ottobre dalla festa patronale di Vigevano. L’evento si aprirà con le due “maschere“ storiche del paese, Pinotu e Pasqualina (lo stesso nome di una delle sorelle Colli, inventrici della ricetta, l’altra era Elena detta Linin) che arriveranno in piazza del municipio su un’auto d’epoca e dichiareranno aperti i festeggiamenti anche se la cerimonia vera e propria, come da tradizione, avverrà nella ex-chiesa dedicata a san Siro.

Il tradizionale concerto in programma in piazza Nuova quest’anno avrà, per la prima volta, degli interpreti locali. "È una scelta per dare spazio alle nostre eccellenze – spiega il presidente della Pro Loco, Gabriele Colombo –. Si tratta di un taglio netto con il passato". Domenica 6 settembre torneranno i carri allegorici e sono previste le esibizioni delle bande e delle majorettes di Santhià (Vercelli) della Brianza Parade Band di Verduggio (Monza e Brianza) e del Gruppo Folkloristico di Pavullo (Modena). Insomma per i paronesi e i molti visitatori che da sempre si concedono qualche ora nel centro lomellino, sarà una giornata di spettacolo continuo con anche gli artisti di strada impegnati in piazza Nuova per chiudere con i giocolieri. La nuova veste della sagra intende rappresentare una svolta nella storia dell’evento e proprio per questo le aspettative degli organizzatori sono di una massiccia partecipazione a conferma del valore della scelta in qualche modo “rivoluzionaria“ compiuta. Umberto Zanichelli