REDAZIONE PAVIA

Rosasco, “L’Anpi deve scomparire”: le reazioni alla dichiarazione scioccante del consigliere Emanuele Castelli

L’uomo sui social chiede la ‘dismissione’ dell’associazione degli ex partigiani non solo nel paese della Lomellina, che rappresenta, ma ovunque. Le reazioni anche a Muggiò, in Brianza, dove vive e dove si è candidato sindaco

Emanuele Castelli, la foto del profilo Facebook

Emanuele Castelli, la foto del profilo Facebook

Pavia, 13 agosto 2025 - "Un'associazione come l'Anpi deve scomparire". È il titolo di un comunicato diffuso sui social da Emanuele Castelli, consigliere comunale di Rosasco (Pavia), comune di poco meno di 600 abitanti della Lomellina. Un post - poi cancellato - che ha subito acceso le polemiche.

"Dismissione” dell’Anpi in tutti i comuni

"Anche i partigiani si prendevano il vizio di torturare e stuprare i prigionieri" ha scritto sui social Castelli, candidato sindaco alle ultime elezioni a Muggiò in Brianza, chiedendo "la dismissione" dell'Anpi non solo a Rosasco ma in tutti i comuni.

La replica dell’Anpi di Monza e Brianza

"Ricordiamo che è grazie agli uomini e alle donne che scelsero di resistere e combattere contro i nazifascisti che viviamo in un paese libero" gli ha risposto il comitato provinciale Monza e Brianza dell'Anpi, ricordando che alle elezioni a Muggiò Castelli "prese 200 voti e quindi non ebbe alcuna rappresentanza consiliare". Oggi sui social Emanuele Castelli sostiene di aver militato in Fratelli d'Italia e ora di essere un militante di Forza Italia a Muggiò, dove vive. La sezione di Fi si è però dissociata dalle sue dichiarazioni, "essendo il consigliere un semplice simpatizzante".

L’Anpi “alimenta divisioni”

Per Castelli, che si dichiara addetto alle vendite di una catena di supermercati, oggi l'Anpi "alimenta divisioni e odio piuttosto che promuovere un vero dialogo tra le diverse anime della società". E per questo ne propone "la dismissione in tutti i comuni dove è presente".

Osservatorio democratico sulle nuove destre

Un comunicato preoccupante per l'Osservatorio democratico sulle nuove destre, che chiede alle istituzioni di agire "di fronte a parole che non devono essere declassate a livello di provocazione, poiché ricordano un nefasto periodo, che la Storia ha definitivamente giudicato".

Anche Alleanza Verdi e Sinistra esprime "la massima indignazione per le gravissime offese nei confronti dell'Anpi, della Resistenza e, di conseguenza, dei valori fondanti la nostra Costituzione".