
Il Consiglio provinciale di Brescia
Brescia, 5 agosto 2025 – Respinta per mancanza del numero legale al primo tentativo, la mozione per intitolare un luogo pubblico della provincia a Sergio Ramelli passa al secondo.
Unico punto all’ordine del giorno di un consiglio provinciale convocato subito dopo esser stata respinta per mancanza del numero legale, la mozione promossa da Fratelli d’Italia ha incassato 8 voti favorevoli del centrodestra e l’astensione di Agostino Damiolini, in un’atmosfera tesa. Fuori dall’aula, la polizia provinciale a vigilare dopo che era stata annunciata una manifestazione. Dentro, vuoti per protesta i banchi dei consiglieri di centrosinistra, che già nella seduta di mercoledì avevano accusato la destra di aver fatto di Ramelli un feticcio.
Tra il pubblico, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Zarneri. “È la prima volta in Italia che un ente provinciale si impegna a intitolare un luogo pubblico a Ramelli. Non è un gesto simbolico, ma un atto di consapevolezza storica e responsabilità civile. Con questo voto, il consiglio provinciale compie un atto di verità e giustizia, restituendo dignità istituzionale a una figura a lungo oggetto di rimozione e strumentalizzazione”. Nessuna dichiarazione dai consiglieri né dal presidente Emanuele Moraschini.
Il nome di Ramelli è stato già inserito a Brescia nel Memoriale delle vittime del terrorismo, realizzato dalla Casa della Memoria, a cui partecipa la Provincia. Come ricordato dalla trentina di associazioni (tra cui Anpi, sindacati, Acli, Avs), l’ente aveva “già onorato in uno spazio rispettoso e in forme non ideologiche né identitarie la morte di Sergio Ramelli, insieme e paritariamente a quella di molti altri innocenti vittime della violenza politica dei decenni delle stragi”.
Per la seconda votazione, si è aggiunto un tema di metodo: la mozione è stata rivotata ma senza che in aula, al primo turno, fosse stata chiesta la verifica del numero legale. Le associazioni parlano di una “gestione ‘proprietaria’ del consiglio, convocato a comando unicamente per riproporre un argomento di parte respinto nel precedente”.