STEFANO ZANETTE
Cronaca

Rogo in Aula Magna Sotterranea: "Due punti d’innesco, è doloso"

I vigili del fuoco che hanno domato le fiamme hanno trovato due porte forzate e liquido infiammabile

Rogo in Aula Magna Sotterranea: "Due punti d’innesco, è doloso"

Rogo in Aula Magna Sotterranea: "Due punti d’innesco, è doloso"

Ci sono pochi dubbi sulla causa dolosa dell’incendio, ma resta per il momento del tutto ignota la motivazione che possa aver portato a un simile gesto. Erano circa le 4 della notte tra venerdì e ieri quando sono entrati in funzione, con il relativo allarme, gli impianti antincendio e antifumo presenti nei sotterranei dell’aula magna dell’Università degli studi di Pavia. Locali già da anni adibiti solo a deposito, più che altro di mobilia di scarto, anche se ancora negli anni Novanta del secolo scorso l’allora Aula Magna Sotterranea (Ams) era usata per le lezioni, tra cui quelle di Latino e di Letteratura italiana della facoltà di Lettere, per poi diventare spazio dedicato alle attività delle associazioni studentesche e infine chiusa al pubblico per motivi di sicurezza, legati all’unica e angusta scala per entrare e uscire dalla stretta porta d’ingresso, sulla destra guardando l’imponente facciata dell’aula magna dell’Atene.

Proprio quella porta, unico accesso al sotterraneo, è stata trovata forzata dopo l’incendio, come pure una porta interna. Qualcuno si è evidentemente introdotti di notte là sotto per appiccare il rogo, rimasto in realtà un principio d’incendio che non ha fatto danni strutturali. Anche se gli spazi sono comunque stati posti sotto sequestro, benché agibili, per consentire ulteriori accertamenti nell’inchiesta aperta dalla Procura sull’incendio di evidente origine dolosa. Che non possa essersi trattato di fiamme scaturite per cause accidentali risulterebbe infatti non solo per la forzatura delle porte, ma anche per almeno due diversi punti d’innesco dove sarebbe stato rovesciato liquido infiammabile.

Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, allertati dal personale tecnico dell’Università, per l’immediato spegnimento, ancora ieri mattina sono proseguiti i sopralluoghi, con accertamenti effettuati anche dalla Polizia scientifica. Tra gli elementi a disposizione degli investigatori per far luce sull’accaduto, ci potranno essere anche i filmati degli impianti di videosorveglianza della zona, in particolare in piazza Leonardo da Vinci, già nel passato anche recente teatro di episodi violenti come rapine e scazzottate notturne, luogo centralissimo ma un po’ defilato rispetto al cuore della movida pavese. Indagini della polizia di Stato che al solito procedono nel massimo riserbo da parte della Procura.