REDAZIONE PAVIA

Porta via i soldi a un invalido per aprire un ristorante a Milano: dovrà restituire 94mila euro

Condanna in sede civile per il collaboratore di un ex assessore comunale a Pavia. Avrebbe sottratto denaro ad alcuni disabili dei quali gli era stata affidata l’assistenza

Un'aula di tribunale (Archivio)

Aprì un ristorante a Milano utilizzando i soldi di un disabile del quale gli era stata affidata l’assistenza: ora dovrà risarcirlo. Douglas Di Modica, 42 anni, collaboratore di Sergio Contrini, ex assessore comunale ai Servizi sociali in municipio a Pavia, condannato in via definitiva nel processo sullo scandalo della amministrazioni di sostegno, è stato a sua volta condannato, in sede di giustizia civile. L’imputato dovrà restituire oltre 94mila euro a un invalido di 60 anni, che era stato a lungo sotto l’amministrazione di sostegno

Le accuse

A Di Modica la procura contesta di aver sottratto almeno 400mila euro dai patrimoni delle vittime. Quel denaro sarebbe finito sui suoi conti, attraverso bonifici e depositi in contanti. Una parte di questo denaro è stata impiegata, secondo le accuse, per aprire un ristorante a Milano. La vicenda è stata raccontata dalla Provincia Pavese.

La vittima del raggiro, rappresentato dalle avvocate Cecilia Estrangeros e Barbara Frattini, si era ritrovato con il conto corrente prosciugato e senza mezzi di sostentamento: erano spariti oltre 130mila euro. Di Modica potrà ancora fare ricorso, ma secondo quanto stabilito dal giudice deve pagare una parte consistente della somma sparita perché destinatario di alcuni bonifici partiti dal conto della vittima.

La sentenza in sede penale

Di questi bonifici e di altre sottrazioni dai conti degli anziani Di Modica, indagato insieme a Contrini, era stato chiamato a rispondere e due anni fa aveva patteggiato la pena di 4 anni e 6 mesi per l'accusa di peculato. Allo stesso tempo aveva messo a disposizione, per i risarcimenti, due immobili con box a Milano e l'attività del ristorante, che erano stati messi sotto sequestro dalla procura. Proprio per la scelta del rito - il patteggiamento - il giudice non aveva potuto però stabilire risarcimenti civili e quindi gli anziani e i fragili danneggiati hanno dovuto rivolgersi al giudice civile.

Questa sentenza non è isolata: altri avvocati si sono rivolti al giudice civile per ottenere i risarcimenti. Questo riguarda anche l'imputato principale, cioè Contrini. "Noi abbiamo fatto causa a entrambi - chiarisce l'avvocata Estrangeros -, quindi il procedimento proseguirà ora per Contrini”. Nei confronti dell'ex assessore ai Servizi sociali è stata disposta la confisca, ai fini dei risarcimenti, della casa di proprietà a Pavia, di alcuni quadri e oggetti di valore.