
di Stefano Zanette
"Chiamate subito il 112". Il maggiore Roberto Valvano, comandante del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Pavia, affiancato dai comandanti delle Compagnie di Pavia, maggiore Fabio Volpe, e di Vigevano, maggiore Paolo Banzatti, hanno tenuto ieri mattina, nella sede del Comando provinciale di piazza San Pietro in ciel d’oro, una conferenza stampa sulle truffe agli anziani. "Riprenderanno a breve - preannunciano i carabinieri - gli incontri presso i luoghi di culto e, ove possibile nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione dal Covid-19, anche presso i luoghi di aggregazione degli anziani". Incontri che erano stati interrotti per la sopraggiunta emergenza sanitaria, dalla fine dello scorso febbraio, ma che nel 2019 avevano ottenuto il risultato di un "abbattimento di circa il 50%" delle denunce di episodi consumati, con un equivalente incremento invece delle truffe fallite e sventate proprio grazie alla reazione delle vittime. Ma, se già normalmente a settembre si registra ogni anno una ciclica ripresa dell’attività dei truffatori dopo la pausa estiva, quest’anno l’emergenza pare ancor più amplificata, anche con la complicità del coronavirus. Da un lato, infatti, i criminali "trasfertisti" si devono rifare dei mesi di lock-down nei quali non hanno potuto girare di regione in regione a commettere i loro inganni, dall’altro lato usano proprio il Covid-19 come pretesto per convincere gli anziani a consegnare soldi e ori. Come già più volte accaduto nelle ultime settimane, i truffatori telefonano a casa di anziani fingendosi parenti contagiati dal virus, oppure operatori di strutture sanitarie, chiedendo soldi per improbabili cure.
"E’ una subdola variante - spiegano ancora i carabinieri - della già consolidata modalità di truffa ‘del finto avvocato’, che telefona alle vittime dicendo che un loro caro è detenuto o trattenuto per un reato o un incidente e ha bisogno di soldi per potersi difendere". Il primo suggerimento è quello di chiamare subito il 112 quando si ricevono simili telefonate o visite a domicilio. Ma a volte le truffe falliscono solo per caso. Come è accaduto a una 83enne, residente in via Lomellina a Pavia, che ha ricevuto la telefonata dal finto nipote che le chiedeva soldi per farsi curare dal Covid: i truffatori non potevano sapere che il vero nipote chiedeva continuamente soldi alla nonna, che ha quindi troncato la telefonata lasciando i truffatori a mani vuote. Ma poi ha verificato che questa volta non era stato il vero nipote e ha denunciato alla polizia la tentata truffa.