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Furto sacrilego a Broni: rubata la corona di San Contardo

Un furto sacrilego, incredibile perché la corona che ornava le spoglie di San Contardo, il martire morto nel 1216 e sepolto nella Basilica di Broni, situata nella centralissima piazza Garibaldi, davanti al municipio, ha pochissimo valore (è ottone dorato e risale, forse, al periodo dei primi ‘900 dello scorso secolo), ma un grande significato culturale e religioso di Pierangela Ravizza

Broni, rubata la corona di San Contardo all'interno della teca (Torres)

Broni (Pavia), 11 settembre 2014 - Un furto sacrilego, incredibile perché la corona che ornava le spoglie di San Contardo, il martire morto nel 1216 e sepolto nella Basilica di Broni, situata nella centralissima piazza Garibaldi, davanti al municipio, ha pochissimo valore (è ottone dorato e risale, forse, al periodo dei primi ‘900 dello scorso secolo), ma un grande significato culturale e religioso. È finita nella mani di un ladro maldestro, insomma, che ha avuto l’accortezza di aprire e poi richiudere la teca e che, una volta divulgata la notizia, si spera si convinca a far ritrovare la corona. Il furto è stato denunciato ieri mattina dall’arciprete di Broni, monsignor Mario Bonati e non è ben chiaro quando possa essere avvenuto, sicuramente fra ieri e l’altro ieri. La basilica è aperta dalle 7,30 del mattino fino a mezzogiorno e poi al pomeriggio fin verso le 19,15. C’è sempre un sagrestano che, tuttavia, proprio martedi pomeriggio, pare abbia dovuto allontanarsi per un’oretta, per svolgere delle commissioni. La scoperta del trafugamento è avvenuta solo ieri mattina verso le 11 quando una professionista incaricata di effettuare misurazioni interne per il restauro della cappella dedicata al Santo, si è accorta che, nella teca dove sono conservate le reliquie del corpo, non c’era più la corona. Insomma il “cerchio” sull’ora del furto si stringe verso il pomeriggio di martedi. 

Neanche a farlo apposta la teca ed il reliquario erano stato ripuliti interamente per la festività patronale di fine agosto ragion per cui, in questi giorni, non si era reso necessario alcun intervento che potesse far scoprire eventuali furti o ammanchi. Le indagini dei carabinieri della stazione di Broni potranno avvalersi anche delle immagini riprese da una telecamera, in funzione, nella chiesa, 24 ore su 24 e puntata proprio sul reliquiario. Una cautela introdotta dopo che, nel 2010, ci fu un altro furto sacrilego quando sparì l’anello del Santo, poi ritrovato qualche tempo dopo e rimesso al suo posto. Pochi gli altri indizi: a parte i soliti fedeli che frequentano la chiesa, ma soprattutto di mattina, non sono stati notati altri estranei. Nell’attigua canonica, però, non è infrequente che si rivolgano persone bisognose in cerca di aiuto. 

Per tale ragione non si esclude che possa essersi anche trattato di un gesto di un disperato che, tuttavia, non potrà ricavare molto anche se cercasse di venderlo, considerato il modesto valore intrinseco della corona. San Contardo oltre che patrono di Broni è anche il patrono di Ferrara, città con la quale è in atto un gemellaggio. Nei giorni scorsi, in occasione delle festività del Santo a cui è dedicato anche un piccolo santuario (Monte di San Contardo) sulle colline del paese, a Broni era stata celebrata una solenne funzione religiosa da parte dell’Arcivescovo della città emiliana, monsignor Luigi Negri, con una grande partecipazione di fedeli.