Prima le fognature da rifare, l’acquedotto e il gasdotto, ora il porfido da riallineare perché causa un avvallamento. È dal luglio 2019 che i commercianti di corso Cairoli sono vittime di un ininterrotto "stiamo lavorando per voi" e ora sono talmente esasperati da protestare.
Ieri mattina hanno collocato in mezzo all’importante via del centro storico un tavolino, tanto non passava nessuno. "Quando il corso è stato chiuso per rifare le fognature - ha detto Stefano Bruschi, dipendente dei Fratelli Ramella che effettua toelettature e vende prodotti per gli animali - siamo stati convocati in Comune, hanno ascoltato i nostri problemi ed è stata posizionata una cartellonistica quasi adeguata. Adesso non siamo stati avvisati da nessuno, da un giorno all’altro abbiamo trovato la strada chiusa".
L’intervento per risolvere una "montagna russa" che metteva in difficoltà soprattutto le moto e le biciclette è cominciato il 5 settembre in concomitanza con la festa del Ticino, la ripresa delle attività e la riapertura delle scuole. "Siamo alla terza settimana di lavori - hanno aggiunto i commercianti - e guardando il cantiere, crediamo che ne avremo anche una quarta". E i disagi non sono pochi. "Il mio fatturato è diminuito del 50% - ha aggiunto Davide Quadrelli titolare della gioielleria che, prima ha vissuto i disagi di un cantiere aperto a poca distanza, poi si è trasferito e si è imbattuto in un altro -, i fornitori arrivano all’inizio del corso, girano e se ne vanno. Anche i clienti, chiamano per sapere come sia la situazione e dicono che torneranno quando il cantiere sarà finito". Il problema è il cedimento del corso, che si verifica da alcuni anni a questa parte. "L’amministrazione comunale dice che avviene a causa del passaggio dei bus - hanno proseguito i commercianti -, perché allora non si risolve facendo passare solo i Pollicini?". "I cartelli che ci sono ci penalizzano - ha aggiunto Simona Lanfranconi che vende sigarette elettroniche -, c’è scritto "corso Cairoli chiuso, deviazione". Abbiamo chiesto una cartellonistica più chiara e ci è stato risposto che nessuno legge i cartelli. Così non si capisce nulla, la gente scavalca il cantiere e passa dove ci sono le auto. L’ordinanza per il "doppio senso agile" in via Brugnatelli è scaduta e ci sono le auto in sosta e le tempistiche non vengono rispettate".