
REFURTIVA Uno dei furgoni con la merce rubata che ora è sotto sequestro
Pavia, 7 marzo 2015 - Merce che dal Sud arrivava a Pavia e veniva 'ripulita' prima di essere rimessa sul mercato. Il giro è stato scoperto dagli agenti della Polizia Locale di Pavia coordinati dal comandante Flaviano Crocco coadiuvato dai comandi di Polizia Locale di Milano, Monza e Melegnano. Ma non è stato così semplice arrivare al 35enne italiano. Nelle mani degli agenti che agivano su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, infatti, c’erano solo le iniziali dell’uomo che è una 'vecchia conoscenza' delle forze dell’ordine e con un provvedimento di limitazione della libertà sulle spalle.
Dopo mesi di lavoro, dal comando di viale Resistenza sono riusciti ad arrivare a colui che viene identificato come il collettore della merce. Prodotti firmati come scarpe di Chanel e abiti di Armani, ma anche vini, liquori, oggetti elettronici fino ad arrivare a dei prodotti alimentari della Perfetti o taralli. Gli articoli, dal peso totale di 5 tonnellate, tutti stipati in camion ora posti sotto sequestro, hanno un valore stimato in circa 500mila euro. Prodotti rubati che erano partiti da Napoli ed erano pronti per essere spediti nuovamente al Sud, dove sono stati sequestrati interi capannoni. Le perquisizioni e i sequestri, infatti, sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e fanno parte di una più ampia inchiesta volta a disvelare un’articolata e capillare associazione a delinquere operante nel territorio dell’agro-nocerino-sarnese ed in zone limitrofe, con ramificazioni anche sul territorio delle province di Pavia e Milano.
Non a caso contemporaneamente alle perquisizioni e ai sequestri eseguiti dalla Polizia Locale di Pavia erano in corso di esecuzione analoghi provvedimenti da parte delle Polizie Locali dei Comuni di Napoli, San Giorgio a Cremano, Scafati e S.Egidio Monte Albino che hanno visto sequestri di notevolissime quantità di prodotti. Solo a Napoli sono stati sequestrati circa 30 mila cosmetici e profumi di note griffe.
Tutte le attività degli indagati erano finalizzate alla commissione di una serie di reati di truffa e appropriazione indebita di merce di qualsiasi genere in danno di aziende dislocate sul territorio nazionale ed estero. Tra gli indagati figura anche il 35enne pavese per il quale al momento non è stato disposto alcun provvedimento restrittivo. Intanto le indagini proseguono. Gli agenti stanno esaminando tutte le fatture, le bolle di accompagnamento della merce e anche il computer personale del 35enne. L’obiettivo è riuscire a identificare anche le altre pedine di un giro di merce rubata che viaggiava per l’Italia attraverso i normali canali di trasporto.