MANUELA MARZIANI
Cronaca

Dipendenti Asm in presidio: "Troppe le questioni aperte"

Pavia, in cima alla lista il mancato rinnovo con il Comune del contratto di igiene ambientale

I dipendenti dell’azienda durante un momento della manifestazione di protesta

Pavia - «Basta chiacchiere» . Questo hanno detto ieri una settantina di dipendenti di Asm che, dopo aver imbandierato i mezzi usati per la raccolta dei rifiuti, hanno tenuto un presidio davanti alla sede di via Donegani. Diverse le questioni alla base della protesta nata dopo la riunione di martedì nella quale ai sindacati sono stati illustrati i progetti dell’azienda. "Da tempo con Asm abbiamo un problema di relazioni industriali - ha detto Mario Perrotta della Uiltrasporti -. Non siamo stati informati della volontà di internalizzare il servizio di raccolta rifiuti nei quartieri periferici, che fino a giugno viene gestito in proroga. Non siamo neppure stati informati della volontà di affidare ad Asm la manutenzione del verde e dell’istituzione di un turno notturno che imporrebbe nuove assunzioni".

Inoltre sul tavolo c’è il mancato rinnovo con il Comune del contratto di igiene ambientale scaduto il 31 dicembre e non ancora sottoscritto. "È un contratto che dura 15 anni - ha aggiunto Gaetano Di Capua di Fit Cisl - e che darebbe a un centinaio di famiglie la garanzia di lavoro per tanto tempo. Nel momento della discussione del contratto poi si potrebbero anche fare delle richieste da discutere". Perché in tempo di Covid sono diverse le rivendicazioni dei lavoratori: "Devono lavarsi da soli i capi che indossano - ha aggiunto Perrotta - e che possono essere veicolo di contagio". In mancanza di risposte, i sindacati manifesteranno sotto palazzo Mezzabarba. Nel frattempo Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto un accordo con le amministrazioni comunali di Mede, Mortara, Dorno e Sannazzaro de’ Burgondi, sulla vertenza di Clir Spa. Le parti hanno concordato di ricercare tutte le possibili soluzioni volte a salvare la società partecipata che opera nel settore dei rifiuti, al fine di salvaguardare l’occupazione e tutelare un servizio di qualità. Inoltre è stato avviato un confronto per un progetto di politica industriale, che può rappresentare un’opportunità di sviluppo economico territoriale sostenibile, con conseguente creazione di posti di lavoro e tutela dell’ambiente.