MANUELA MARZIANI
Cronaca

Peste suina, altri aiuti. La Lombardia stanzia 4 milioni di agevolazioni

Lo prevede una delibera su proposta dell’assessore regionale Beduschi "Malattia subdola, ora più che mai servono comportamenti corretti".

Peste suina, altri aiuti. La Lombardia stanzia 4 milioni di agevolazioni

Alessandro Beduschi ha la delega all’Agricoltura: «Potenziare il contenimento dei cinghiali e rimozione delle carcasse infette»

La Lombardia ha stanziato 3,8 milioni per incrementare il fondo regionale per le agevolazioni finanziarie alle imprese suinicole. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi. "Questo provvedimento – commenta Beduschi – si somma al pacchetto di misure destinate nell’ultimo anno agli allevamenti di suini lombardi, che devono sostenere costi elevati per ostacolare la diffusione della peste suina africana. Il provvedimento facilita l’accesso ai finanziamenti per il credito di funzionamento, con la regìa di Finlombarda".

L’aiuto previsto dal fondo potrà essere richiesto da tutti gli allevamenti suinicoli attivi sul territorio regionale e consiste in un contributo in conto interessi determinato sull’importo del finanziamento ammesso all’agevolazione fino a un massimo di 4mila basis point per anno e comunque non superiore al tasso applicato dall’istituto proponente. Con importo del finanziamento ammissibile compreso tra 50mila e 200mila euro, durata non inferiore ai 24 mesi e non superiore ai 60. Lo strumento finanziario deliberato si somma agli altri provvedimenti messi in campo dalla Regione a sostegno delle aziende nell’ultimo anno a contrasto della Psa, come i 7 milioni per rafforzare la biosicurezza negli allevamenti e le tre ordinanze per semplificare l’abbattimento dei cinghiali, 46mila esemplari dal 2021 con un trend in crescita.

"Sappiamo – prosegue l’assessore – che la lotta contro questa malattia subdola e contagiosa per i suini è difficile, tanto che in questo momento la Psa interessa ben 14 Paesi europei e che anche in contesti come quello della Cina, con risorse finanziarie superiori alle nostre, dal 2018 la malattia è un problema irrisolto. Servono ora più che mai attenzione e comportamenti corretti negli allevamenti e contemporaneamente potenziamento delle attività di contenimento dei cinghiali e di rimozione delle carcasse infette, per cui servirà attivare il massimo sforzo".

Intanto in un allevamento di Santa Cristina – dopo Torrevecchia Pia, Mortara e Gambolò – è stato scoperto il quarto focolaio di peste suina africana del Pavese. Circa 700 i suini che dovranno essere abbattuti, facendo salire a 13.489 i capi coinvolti dall’ultima ondata di contagi.