Pestato e rapinato del Tir col gasolio

A San Martino cinque incappucciati hanno assaltato il camionista che trasportava 36mila litri di carburante

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di Stefano Zanette

Un assalto quasi in stile militare, come di solito succede ai danni di portavalori, questa volta invece per rapinare un’autocisterna carica di 36mila litri di gasolio. Con cinque uomini a volto coperto che hanno bloccato la strada al camionista, costringendolo a scendere dal mezzo e malmenandolo, per fuggire verso ignota destinazione. L’episodio è successo alle porte di Pavia, nel territorio di San Martino Siccomario, all’incrocio dove la Statale 35 dei Giovi diventa via Turati.

Così in base alla denuncia sporta dal camionista, 62enne del Napoletano, che mercoledì pomeriggio è andato alla Stazione dei carabinieri di Casteggio, che hanno avviato indagini innanzitutto per accertare la veridicità dell’episodio. L’autotrasportatore non ha infatti chiamato né soccorsi sanitari né forze dell’ordine sul posto, senza far ricorso a cure mediche né far refertare le conseguenze del pestaggio. E senza un tempestivo allarme l’autocisterna si è dileguata nel nulla, con il suo prezioso carico: oltre al valore del mezzo, il gasolio trasportato supera i 70mila euro, considerando il prezzo medio di circa 2 euro al litro. In base a quello che ha riferito il camionista, tutto è successo nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 giugno, verso mezzanotte e mezza.

Lui era al volante dell’autocisterna quando un’automobile, della quale non è stato in grado di precisare marca e modello, gli ha tagliato la strada e gli si è parata davanti, impedendogli così di proseguire la marcia e costringendolo a fermarsi. Dall’auto sono scesi cinque uomini, tutti con i volti coperti. Senza che fossero armati ma forti della superiorità numerica lo hanno fatto scendere con la forza dalla cabina e lo hanno picchiato con violenza, non consentendogli di reagire e di impedire che mettessero a segno il loro piano, studiato e ben organizzato.

Lo hanno lasciato quindi dolorante e appiedato sulla strada mentre i cinque sconosciuti si sono divisi, in parte sull’auto con cui erano arrivati, altri sull’autocisterna che è diventata il bottino della rapina. Un bottino non certo facile da nascondere e che non passa inosservato, altro particolare che fa dedurre che il colpo prevedesse un buon piano per la fuga. Forse il camionista è stato minacciato per non fargli chiamare subito i soccorsi, per dar tempo ai malviventi di completare la loro azione criminale. Simili assalti in zona hanno precedenti solo ai danni dei furgoni che trasportavano gli incassi delle slot, ma con gli attuali prezzi dei carburanti anche le autocisterne sono evidentemente diventate obiettivi di alto valore per i criminali.