
“Un’imperdibile opportunità di scoperta e bellezza” proponeva il Comune E in tanti hanno voluto conoscere le collezioni e la mostra multimediale immersiva sulla Battaglia
Pavia, 22 aprile 2025 – Previsioni meteorologiche allarmanti in tutto il Nord Italia hanno indotto diverse persone a non spostarsi per le feste di Pasqua. Meglio dedicarsi all’arte, approfittando dell’apertura dei Musei civici di Pavia nel weekend festivo. “Un’imperdibile opportunità di scoperta e bellezza”, proponeva il Comune. Un’opportunità che molti turisti hanno colto per scoprire le ricche collezioni custodite tra le mura del castello visconteo, quelle che magari nella fretta del quotidiano non si possono ammirare.
Visita alla Pinacoteca
Dai capolavori della Pinacoteca Malaspina passando per le sculture del Museo del Risorgimento e la suggestiva Collezione di gessi, i Musei civici offrono un viaggio affascinante attraverso secoli di storia e arte e consentono di trascorrere un’intera giornata in compagnia del passato. Molti genitori hanno portato i figli a conoscere i tesori. Cartina alla mano, chi arrivava da fuori cercava di saperne di più sulla città dove 500 anni fa si sono decise le sorti dell’Europa e sulle sue collezioni d’arte. E non è mancato chi, cellulare alla mano, ha immortalato le testimonianze lasciate. In occasione del Cinquecentenario della Battaglia di Pavia inoltre c’è stato chi ne ha approfittato per visitare la Mostra multimediale immersiva dedicata all’evento.
La Certosa fra le più amate
Appena fuori città poi molti turisti hanno effettuato una gita classica: la visita al Monastero della Certosa di Pavia dove anche ieri sono stati effettuati tour, organizzati con i frati a fare da Cicerone, alla scoperta del complesso monumentale. Con il fiume rientrato nel suo letto, ieri in Borgo Ticino non sono mancati ancora i curiosi che volevano sincerarsi della situazione dopo l’esondazione. Mentre al Vul gli irriducibili delle grigliate hanno approfittato del sole finalmente riapparso per mettere la carne sul fuoco.
Sagre fuori porta
Soprattutto stranieri coloro che hanno voluto preparare un pranzo molto particolare e attorno a mezzogiorno hanno tirato fuori “gli arnesi del mestiere“ per aggirare i divieti e cucinare. I più pigri e ligi alle regole, invece, hanno preferito scegliere un’osteria tipica per un pranzo o una cena pavese, innaffiata con vini dell’Oltrepò. Tradizionale e immancabile anche la Sagra della Bozzola di Garlasco, dove sacro e profano si fondono con bancarelle all’esterno del Santuario e spazio alla spiritualità all’interno. Aperto alle visite infine pure il castello di Zavattarello, che racchiude quasi dieci secoli di vita ed è interamente visitabile solo con visita guidata, per uno sguardo dall’alto delle colline.