Elia e Iacopo traditi da un...ginocchio. Il giro del mondo si ferma già a Cremona. “Ma non molliamo”

Hanno lasciato il posto fisso per buttarsi nell’impresa di percorrere 40mila chilometri in bici. Un’infiammazione al collaterale ha messo subito ko uno dei due amici

Elia Rizzo e e Iacopo Brugnoli, due amici da una vita

Elia Rizzo e e Iacopo Brugnoli, due amici da una vita

Pavia, 24 maggio 2023 – Hanno lasciato il lavoro per inseguire un sogno: girare il mondo in bicicletta. Ma, appena partiti Elia Rizzo e Iacopo Brugnoli, due amici da una vita, si sono dovuti fermare e ritornare a Pavia. E’ stato lo stesso Elia a comunicarlo sulla pagina Instagram aperta proprio per consentire agli amici di seguirli nel loro viaggio. "Come ogni impresa che si rispetti, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo – ha scritto –. Purtroppo, ci siamo dovuti fermare per un’infiammazione importante al legamento collaterale del ginocchio sinistro di Iacopo".

Per sei mesi i due amici di 31 e 29 anni hanno preparato nel dettaglio la loro impresa che doveva durare circa 600 giorni percorrendo 40mila chilometri. Tutto pronto, bici acquistate, borse per riporre i pochi capi d’abbigliamento indispensabili cariche e borracce Aforismana che sensibilizzano sull’importanza dell’idratazione e del rispetto dell’ambiente riempite. Già alla seconda tappa quella che da Cremona arrivava a Mantova, però, è arrivato lo stop.

"Una volta entrati a Mantova - ha raccontato il 31enne Iacopo - il ginocchio mi si è irrigidito. Non ho potuto neppure raggiungere la stazione e salire su un treno, mi sono dovuto far venire a prendere dai miei genitori. Avrei voluto che Elia continuasse da solo, ma sarebbe stato rischioso e poi, questa impresa è stata pensata insieme, dobbiamo portarla a termine insieme. E lo faremo spero il prima possibile. Adesso bisogna capire esattamente che problema io abbia al ginocchio. Mi sottoporrò a una risonanza magnetica, starò a riposo spero lo stretto indispensabile e poi ripartiremo. Questa è la stagione migliore per compiere imprese di questo tipo". Eppure proprio in questa stagione, Iacopo ed Elia hanno affrontato i primi chilometri sotto una pioggia battente, con molti indumenti addosso perché le temperature erano basse.

"Per scaramanzia avevamo deciso di partire il 18 e non il 17 - scherza Iacopo -, ma non è bastato. Tra Cremona e Mantova è piovuto come non avevamo mai visto prima. I chilometri percorsi e l’umidità forse hanno influito sulla mia articolazione che non mi aveva mai dato questi problemi in passato". In attesa che si comprenda esattamente per quale ragione si sia verificato il problema, il morale di Iacopo è a terra, anche se si sforza di sorridere: "Diciamo che è una messa alla prova. Ci siamo messi in testa di compiere questa impresa, e lo faremo con il sostegno di tutti".