PIERANGELA RAVIZZA
Cronaca

Ospedali del Pavese, delineata la trasformazione

Per la struttura di Broni-Stradella previsto un potenziamento. Illustrato il recupero dell’ex Arnaboldi

Da sinistra il direttore generale Asst Michele Brait e il sindaco Antonio Riviezzi

Broni (Pavia), 29 luglio 2020 - Nessun ridimensionamento né tanto meno chiusure: l’ospedale di Broni e Stradella rimarrà, anzi ci sarebbe anche un progetto di potenziamento, già approvato dalla Regione, per tre posti di Terapia sub intensiva; e quello di Broni verrà riconvertito in parte a poliambulatori e servizi e, in parte, a hospice per i malati terminali e Rsa della Fondazione Cella. Insomma niente allarmismo – garantiscono i vertici dell’Asst Pavia – ma solo un po’ di pazienza per uscire in maniera definitiva dall’emergenza post Covid.

Il che significa attendere almeno ottobre quando dovrebbero entrare in servizio due nuovi ginecologi ed arrivare un team di anestesisti grazie ad una convenzione con il Policlinico di Pavia, necessari per riaprire Chirurgia, Ginecologia, Ortopedia e Traumatologia. I concorsi per un’assunzione diretta (ma a termine) sono andati, infatti, deserti e quelli già in servizio a Stradella sono rimasti a Voghera. Ieri a Broni – presenti il direttore generale dell’Asst Pavia Michele Brait, il vicario diocesano Mario Bonati in rappresentanza della Fondazione Cella di Broni , il sindaco di Broni Antonio Riviezzi e quello di Stradella Alessandro Cantù più diversi altri sindaci della zona – è stato fatto il punto sullo stato di attuazione, forzatamente in ritardo causa Covid, del progetto di recupero di parte dell’ex ospedale Arnaboldi.

"Un esempio – ha sottolineato Riviezzi – di sinergia fra pubblico e privato". Parte dell’investimento, infatti, è a cura della Fondazione Cella. I posti riservati all’hospice saranno 16 ed altri 20 andranno ad aumentare la capienza della vicina Rsa, destinata a diventare una delle più grandi della provincia di Pavia. Tutto pronto per ottobre e ci sarà spazio anche per nuovi ambulatori e una nuova struttura riservata all’Avis. Ieri Brait ha annunciato anche un accordo di collaborazione, per la vigilanza, con l’Associazione nazionale carabinieri in congedo.

Se da un lato, quindi, per il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale di Broni gli amministratori locali sono soddisfatti, dall’altro a causa della mancata riapertura di tutti i reparti, sul presente e futuro dell’ospedale di Stradella, prevale ancora un mix di preoccupazione e cautela. Dura la posizione del circolo Pd di Stradella e Valle Versa che non esita a parlare di "possibile amara sorpresa in coincidenza del riconoscimento per lo sforzo compiuto da medici e sanitari nel pieno della emergenza Covid". La consegna dell’onorificenza dei Santi Nabore e Felice è in calendario, salvo ripensamenti, per il 5 settembre.