Oscar, “o rey”, è tornato al PalaRavizza. "Siete nel mio cuore"

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Vecchi articoli di giornale, il gagliardetto, la sciarpa: qualche negozio si è vestito di gialloblù per il ritorno a Pavia di Oscar, la leggenda del basket che nella stagione 1990-91 ha trascinato quella che era la Fernet Branca in serie A1 e ha continuato a giocare a Pavia fino al 1993. Una due-giorni di amarcord quella di “O rey“ che ieri si è conclusa con il ritorno nel “suo“ PalaRavizza in cui ha incontrato i compagni di squadra di un tempo. "Veder tornare uno dei più grandi giocatori a livello internazionale è una grande emozione - ha detto il sindaco Fabrizio Fracassi accogliendo il campione con la fascia tricolore -. Era fantastico vederlo giocare ed è ancora più bello accoglierlo". Era un tifoso il primo cittadino che seguiva le partite da dietro il canestro: "Allora c’era tanta unione tra il pubblico e i giocatori, che oggi purtroppo si è persa". Pavia è rimasta nel cuore del 65enne numero 11. "Ha tanti ricordi passeggiando per la città - ha commentato l’assessore allo sport Pietro Trivi -. Sia Oscar che Cristina, sua moglie da quasi 50 anni sono due bellissime persone che hanno fatto un regalo alla città". Felice anche Barbara Bandiera, all’epoca presidente della squadra. "Per noi è stato un grande privilegio vederlo giocare - ha commentato -, ma Oscar si è fatto amare anche per la sua grande umanità. A conclusione della sua ultima partita giocata con la maglia di Pavia al palasport di Desio, si tolse la maglia e venne in tribuna a donarmela: il gesto di un grande uomo".

"Grazie a tutti, qui ho passato tre anni meravigliosi – ha detto Oscar commosso ieri al PalaRavizza –. Non mi aspettavo questa accoglienza. Sono molto felice. E’ difficile stare seduto qui adesso e vedere tutti voi, per me sono lacrime e paradiso. Voi siete parte del mio cuore, siete molto importanti per me. Io sono innamorato di Pavia".

M.M.