San Matteo, su 250 operatori socio-sanitari chiamati hanno accettato in 4

L'ospedale pavese a corto di personale attende nuove assunzioni che però, per i sindacati, non basteranno a colmare una carenza storica

Infermieri al San Matteo

Infermieri al San Matteo

Pavia - Il San Matteo, da tempo a corto di personale, presto potrà contare su nuove assunzioni che però secondo i sindacati non basteranno a colmare la storica carenza. Un problema che negli ultimi tempi è anche peggiorato e non solo tra gli operatori del comparto, ma anche tra i medici. La questione, su cui i sindacati cercano di accendere i riflettori da diverso tempo, ieri pomeriggio è stata al centro della discussione con i vertici del Policlinico.

Durante la seduta si è parlato delle storiche carenze che ora risultano anche più difficili da colmare perché gli operatori sanitari in graduatoria preferiscono accettare altri posti di lavoro piuttosto che un contratto a termine in viale Golgi. Una dimostrazione arriva dagli operatori socio-sanitari che avevano superato il concorso ed erano entrati in graduatoria. Persone in attesa di una chiamata che ora hanno ricevuto via mail: ma a fronte di 250 comunicazioni inviate, sono state soltanto 4 le adesioni.

"Pensavo sarebbero stati pochi coloro che accettavano un contratto fino al 31 dicembre – spiega Marco Grignani della Uil – però non pensavo così pochi". Otto tecnici di laboratorio vincitori di concorso saranno assunti a breve e arriveranno pure 24 infermieri che andranno a rinforzare l’organico del Oronto soccorso, dell’Osservazione breve e intensiva (Obi) dove ci sono 10 posti letto e della Medicina al terzo piano delle Malattie infettive."Mancano 30 infermieri – aggiunge Grignani – La prossima settimana ci sarà un concorso, ma non riusciremo ad averli qui prima di giugno. Ci siamo preoccupati tanto del Pronto soccorso senza pensare che le persone che passano da quel reparto in molti casi devono poi essere ricoverati nelle altre unità operative. Se il territorio non riceve, siamo nei guai". Con l’estate e le ferie, arriveranno anche le chiusure di alcuni reparti. "A breve riceveremo il piano, che non dovrebbe riservare sorprese rispetto a quanto avvenuto l’anno scorso. Poi incontreremo ancora i vertici dell’Azienda per discuterne".