MANUELA MARZIANI
Cronaca

Omicidio Gigi Bici, pistola arrugginita ai raggi X: l’arma non era nascosta

Pavia, sarà analizzata per capire la compatibilità col proiettile trovato a casa della fisioterapista arrestata

Luigi Criscuolo, detto Gigi bici

Luigi Criscuolo, detto Gigi bici

Cura Carpignano (Pavia), 4 febbraio 2022 - Non è stata nascosta sotto terra, ma forse lasciata in un angolo della casa. È su una vecchia pistola di piccolo calibro per buona parte arrugginita che si stanno concentrando le indagini sull’omicidio del commerciante Luigi Criscuolo, Gigi Bici come era conosciuto a Pavia. L’arma è stata trovata dalla polizia nella villa di Barbara Pasetti, la fisioterapista che vive a Calignano, frazione di Cura Carpignano, finita in carcere due settimane fa con l’accusa di tentata estorsione nell’ambito dell’inchiesta sull’uccisione del 60enne. In quella casa forse l’8 novembre si è fermata la Volkswagen Polo bianca di Criscuolo e in quella casa il 60enne potrebbe essere stato ucciso il giorno stesso della scomparsa.

La pistola è stata ritrovata durante il sopralluogo di martedì nel corso del quale sono stati anche individuati altri reperti che vengono considerati interessanti per i futuri sviluppi dell’indagine. La pistola adesso sarà analizzata dalla scientifica per accertare se sia compatibile con il frammento di proiettile ritrovato nell’area dell’abitazione il 20 gennaio, il giorno dell’arresto di Barbara Pasetti, quando l’abitazione è stata posta sotto sequestro. L’unico dato certo finora emerso dall’autopsia è che Criscuolo è stato ucciso da un colpo di pistola alla tempia destra, esploso da una pistola di piccolo calibro, una 7,65 o una 22. L’avvocato Irene Valentina Anrò, difensore di Barbara Pasetti, si è recata alla Procura di Pavia per esaminare l’esito dell’ispezione di martedì nella villa della sua assistita. "Le indiscrezioni non dovrebbero proprio uscire – ha commentato l’avvocato –, è fondamentale mantenere il massimo riserbo in questa fase delle indagini preliminari. Siamo tenuti a uno stringente dovere di riservatezza". 

La fisioterapista i ntanto nella sezione femminile del carcere dei Piccolini a Vigevano continua a proclamarsi innocente, sostenendo di "essere stata incastrata" da qualcuno che, sostiene, le vorrebbe gettare addosso tutte le colpe per la tragica morte di Gigi Bici.