Omicidio Gigi Bici, tutti i misteri sulla sua morte: dal secondo uomo alla fisioterapista

Ricostruite le ultime ore di vita del 60enne che alle 10,44 del giorno in cui è scomparso già non era più alla guida dell'auto. Al suo posto un altro

I sigilli alla casa di Barbara Pasetti

I sigilli alla casa di Barbara Pasetti

Cura Carpignano (Pavia), 23 gennaio 2022 – E’ ancora avvolta nel mistero la tragica morte di Luigi Criscuolo, noto come Gigi Bici scomparso da Pavia l’8 novembre. Da oltre due mesi gli investigatori continuano a ragionare su alcuni punti che potrebbero rivelarsi fondamentali. Si sa, infatti, che il commerciante 60enne è uscito dalla sua casa in viale Canton Ticino alle 8,40 dopo aver ricevuto una telefonata si è diretto verso Calignano, una frazione di Cura Carpignano. Alle 9,37 la sua auto è passata sotto la telecamera di via De Gasperi, alle 9,39 era a Calignano poi è scomparsa per un’ora e 5 minuti e ricomparsa alle 10,44 all’uscita dalla frazione con l’auto già col finestrino rotto. E’ stata la figlia minore di Criscuolo, Stefania, quando le è stata mostrata la sequenza di immagini a notare fin da subito che nel fotogramma delle 10,44 non era suo padre l’uomo alla guida. “Mio papà era uscito con una maglia blu – aveva dichiarato appena dopo la scomparsa – questa persona mi sembra indossasse una maglia rossa, ma non si vede bene”.

Ora sembra che l’uomo al volante della Polo di Criscuolo dall'apparente età di 40-50 anni, indossasse effettivamente una maglia rossa e dei guanti bianchi. E Gigi che fine aveva fatto? Era già stato freddato con un colpo di pistola alla tempia destra come è emerso dall'autopsia effettuata venerdì all'istituto di Medicina Legale dell'Università di Pavia? Interrogativi che non hanno ancora una risposta. La sera di quel lunedì di novembre l’auto di Gigi Bici con un vetro rotto e macchie di sangue nell'abitacolo, è stata ritrovata nelle campagne di Calignano. Dell’uomo non si è saputo più nulla fino al 20 dicembre, quando il suo cadavere è stato ritrovato davanti al cancello della villa di Barbara Pasetti, 44 anni, fisioterapista, che giovedì scorso è stata arrestata per il reato di tentata estorsione.

La donna è accusata di aver chiesto alla famiglia di Criscuolo (attraverso due lettere lasciate in una cabina telefonica di via Tasso e sotto un tappeto della chiesa di via Ludovico il Moro) un riscatto di 390mila euro per liberare il loro congiunto (che in realtà era già stato ucciso). Ma perché una persona che apparentemente non ha problemi economici dovrebbe chiedere una somma così ingente a una famiglia non facoltosa? Barbara Pasetti, indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere, dalla sezione femminile del carcere dei Piccolini a Vigevano continua a proclamare la sua innocenza e nega di aver mai conosciuto Gigi Bici e qualunque componente della famiglia Criscuolo. La donna, che sarà interrogata domani, sostiene di essere finita per caso in una storia che le ha cambiato la vita.

Anche in un confronto con una delle figlie dell'uomo, Katia, Barbara ha ribadito di non riuscire più a tollerare una “persecuzione” fatta di “lettere anonime con particolari raccapriccianti sul delitto” e scampanellate nel cuore della notte che mettevano in allarme lei e il figlio di 8 anni. “Hanno scaricato il cadavere davanti al mio cancello – aveva raccontato Barbara – perché quello è l’unico punto non ripreso dalle telecamere che circondano la mia proprietà e facilmente raggiungibile in auto”.

Dov’è stato portato Gigi? E perché è stato ucciso? Secondo quanto emerso dai tabulati telefonici, dalle 9,52 alle 9,58 sarebbe rimasto a Calignano. Alle 10,10 avrebbe inviato due messaggi a una donna poi si sarebbe spostato alla frazione Barona di Albuzzano dove presumibilmente aveva appuntamento con qualcuno nel parcheggio del cimitero. Quindi avrebbe chiamato un parente per avere il numero di telefono di un amico forse perché non voleva andare all’appuntamento da solo. Il numero però non era reperibile così Gigi Bici molto probabilmente è andato da solo all’incontro con chi lo aspettava. Alle 10,34 il suo telefono era spento e forse il 60enne non era già più in vita. Sempre stando alle indiscrezioni emerse dall’autopsia il suo corpo sarebbe rimasto all’aperto fino al 20 dicembre, quando come riportava una lettera anonima messa nella buca di Barbara Pasetti e Stefania Criscuolo, è stato fatto ritrovare per far passare ai familiari un brutto Natale.