STEFANO ZANETTE
Cronaca

Bereguardo, ombrelloni sul Ticino. Ma distanziati

Domenica tranquilla dopo l’Sos del sindaco sui weekend affollati. A terra i resti del Ferragosto

ponte delle barche grigliate di ferragosto

Bereguardo (Pavia), 17 agosto 2020 - Una domenica quasi tranquilla, dopo il Ferragosto ben più affollato. Sulla spiaggia al ponte di barche sul Ticino ieri l’affluenza è stata più contenuta rispetto ai precedenti weekend che avevano portato il sindaco di Bereguardo, Luigi Leone, a segnalare alla Prefettura «una situazione sempre più critica». Poco dopo mezzogiorno, arrivando sulla Provinciale 185 da Bereguardo, già si nota l’anomala assenza della quasi abituale colonna di auto parcheggiate in divieto di sosta lungo la strada. L’unico spiazzo usato come parcheggio, prima di quelli privati dei due locali sul fiume, è comunque al completo. Una station-wagon appena arrivata va a occupare l’ultimo posto disponibile e la famiglia a bordo, di origini sudamericane, scarica dal bagagliaio sedie, tavolino e tutto l’occorrente per il pic-nic in riva al fiume. Dalla spiaggia si nota salire verso il cielo il fumo di alcuni barbecue dove la carbonella è già accesa e pronta per l’imminente grigliata. 

Nel territorio del Parco del Ticino l’accensione di fuochi sarebbe vietata, ma l’uso delle griglie sollevate da terra viene tollerata, mentre restano rigorosamente vietati i fuochi a terra, pericolosi vista la vicinanza della vegetazione alla sponda del fiume. Avanzando verso la spiaggia, la prima cosa che si nota è il cumulo di sacchi dell’immondizia ammucchiati sotto un albero a fianco dell’unico stracolmo cassonetto. Una raccolta mattutina (anche se di domenica)  avrebbe evitato sia il cattivo odore che lo scenario non proprio dei migliori. Sono i resti della precedente giornata festiva di Ferragosto, per la quale le presenze sul fiume sono state evidentemente più numerose. Forse proprio il sabato già festivo ha ridotto un po’ l’affluenza di ieri, con la complicità del meteo, che ieri ha portato un po’ di nubi a velare il cielo e a scoraggiare così qualcuno, facendolo rinunciare alla seconda giornata consecutiva sul fiume. 

Non ci sono in spiaggia le migliaia di bagnanti segnalati nei weekend precedenti dal sindaco Leone, che per Ferragosto era preoccupato per gli assembramenti irrispettosi delle normative anti-Covid. Immancabili gli ombrelloni e i gazebo montati sui sassi della spiaggia fluviale, ma comunque abbastanza distanziati fra loro. Il divieto che viene trasgredito in modo più evidente è quello di balneazione, anche se la maggior parte dei bagnanti resta vicinissimo alla riva, con solo i piedi nell’acqua che sarebbe anche troppo inquinata per fare il bagno. Qualcuno che si avventura a fare qualche bracciata comunque c’è, guardato con un po’ troppa indifferenza da chi resta sulla spiaggia.