
Una nuova legge a Pavia introduce albi professionali per pedagogisti ed educatori socio-pedagogici, ma preoccupa per la mancanza di adeguata retribuzione e formazione transitoria. Sindacato e assessora all'istruzione esprimono dubbi sulla tenuta dei servizi.
Due nuovi albi professionali, uno per i pedagogisti e uno per gli educatori professionali socio-pedagogici. Sono previsti da una nuova legge entrata in vigore a metà aprile che, secondo la Uil Fpl "regala dignità professionale alle categorie interessate, ma al livello professionale non corrisponde un altrettanto livello retributivo e rischia di escludere una parte dei lavoratori del settore".
È previsto un graduale incremento delle retribuzioni, intanto però tutti poi dovranno sobbarcarsi la spesa di iscrizione all’albo che dovrà avvenire entro il 6 agosto e il sindacato è preoccupato per la tenuta dei servizi: "La legge – ha sottolineato Maurizio Poggi – non prevede una fase transitoria per completare i percorsi formativi. Si auspica i che vengano limitate le gare d’appalto al ribasso". A Pavia sono 54 gli educatori dei nidi e l’assessora all’istruzione Alessandra Fuccillo (foto) assicura che la riapertura non è a rischio. "Nessuna interruzione. Presto incontrerò i sindacati". M.M.