Un gioco di parole per chiedere una mano e non lasciare indietro nessuno. "G-RESTiamo insieme" è la nuova raccolta fondi lanciata dalla Caritas di Pavia per sostenere le spese che le famiglie devono affrontare in vista dell’apertura dei centri estivi. Dal 9 giugno negli oratori saranno accolti i bambini che non potranno ancora andare in vacanza perché i loro genitori sono impegnati al lavoro e non hanno nonni sui quali contare. Non un parcheggio: i Grest offrono un’occasione per socializzare, svago e formazione, ma le famiglie devono sopportare un costo che può anche essere pesante. Nella parrocchia di San Salvatore una settimana costa 60 euro per il primo figlio, 50 per gli altri e 25 la quota d’iscrizione.
"Non vogliamo che nessuno rimanga da solo a casa – dice il direttore della Caritas, don Franco Tassone – per questo chiediamo di sostenere un bambino al Grest". Già lo scorso anno era stato sollecitato un gesto di solidarietà: i pavesi avevano risposto donando 15mila euro. "Sono stati spesi 10mila euro – aggiunge don Franco – per aiutare 50 bambini con un costo medio di 70 euro". L’iniziativa è legata al progetto “Nessuno si salva da solo“ partito nel 2020, che ha aiutato oltre 270 famiglie e attività con i 350mila euro raccolti. Uno dei punti centrali individuati dai 380 donatori è l’emergenza educativa che, a causa dei problemi economici, tiene lontani i bambini dallo sport e dalla cultura. Sono oltre 5mila i piccoli iscritti ai Grest, seguiti da 600 adolescenti e studenti delle superiori.
"Vogliamo sostenere le famiglie non solo nei bisogni primari come le bollette", aggiunge Daniela Bonanni, una delle sostenitrici della prima ora di “Nessuno si salva da solo“. Secondo i dati Istat la provincia di Pavia è una delle aree lombarde con una maggiore incidenza di povertà educativa, con il 32,8% dei bambini e adolescenti a rischio.
Manuela Marziani