"Nessuna emergenza, c’è chi getta benzina sul fuoco della paura"

Da un anno episodi violenti vandalismi e denigrazioni "Tutto riconducibile a un unico gruppo di persone"

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Episodi violenti, atti vandalici, denigrazioni pubbliche. Dall’anno scorso a Voghera si avverte un’aria pesante, un clima teso. L’ultimo episodio, domenica sera, il caso dell’ambulante con precedenti che avrebbe sparato a un 51enne in piazza Duomo. All’indomani del fatto, l’amministrazione comunale non ci sta a definire la città in preda a un’emergenza sicurezza e lancia un j’accuse per inquadrare le dinamiche in corso come azioni mirate di pochi che impattano sulla percezione generale: "Qualcuno di parole e azioni avventate a Voghera ha abusato negli ultimi mesi, mettendo in atto una sorta di strategia della tensione che nei fatti non corrisponde alla realtà. È stata gettata benzina sul fuoco della paura dei cittadini, con enormi danni per la città tutta, quando a quanto pare i recenti episodi di microcriminalità e criminalità sarebbero riconducibili a comportamenti specifici e isolati di persone ben note - ha spiegato la sindaca Paola Garlaschelli - che dai primi rilievi pare si tratti proprio delle stesse persone che da un anno a questa parte alimentano tensioni e polemiche talvolta cavalcate da un’opposizione alla quale chiediamo oggi a maggior ragione di agire con senso di responsabilità".

La prima cittadina ieri ha spiegato pubblicamente di ritenere che "da piazza Meardi", cioè da quando il 20 luglio 2021 l’ex assessore comunale alla Sicurezza Massimo Adriatici ha sparato a Younes El Boussettaoui, "alcune persone hanno innescato una strategia della tensione, con diffamazioni, aggressioni fisiche e verbali anche alle forze dell’ordine, eventi cui sono seguite denunce", anche da parte della Giunta stessa. La sindaca ha aggiunto che "è ora di smetterla di dare una narrazione non veritiera della situazione locale. La sicurezza per noi è una priorità" e ha citato tra le misure in corso di adozione la selezione per i nuovi agenti della Polizia locale, l’estensione della videosorveglianza, la realizzazione di una centrale operativa. Stamani si terrà un tavolo di confronto con la Prefettura, la stessa istituzione a giugno aveva rilevato un lieve calo del numero dei reati ma un impatto negativo di alcuni di questi sulla percezione dei cittadini: "I numeri prima di tutto ci dicono che non c’è quell’emergenza sicurezza alimentata da qualcuno – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza William Tura -, bensì al massimo alcuni problemi comuni a tutti i contesti urbani".

Nicoletta Pisanu