Pavia, 16 luglio 2024 - I 'Baschi Verdi' del Gruppo Pronto Impiego di Torino hanno individuato in provincia di Pavia il deposito nel quale erano stoccati, prima di essere commercializzati, oltre 1.300 motocicli e circa 13mila pezzi di ricambio. Tutto con il simbolo della bandiera italiana, ma prodotto e importato dalla Cina, per un valore, al prezzo di vendita al dettaglio, di oltre 14 milioni di euro.

L'imprenditore, di nazionalità cinese, che gestiva il deposito dovrà rispondere delle ipotesi di reato di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, in violazione alla specifica normativa di settore a tutela del Made in Italy.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, era iniziata quando i finanzieri, nel corso dell'attività di controllo economico del territorio, hanno notato diversi motoveicoli con il simbolo del Tricolore, accertando però che la produzione era avvenuta in Estremo Oriente ed erano poi arrivati in Italia in imballaggi peraltro privi della loro effettiva provenienza.
"Ricostruendo la filiera distributiva - spiega il comunicato stampa diramato oggi, 16 luglio, dal Comando Provinciale di Torino della Guardia di Finanza - i militari hanno individuato un deposito in provincia di Pavia, gestito da un imprenditore di nazionalità cinese, al cui interno sono stati rinvenuti oltre 1.300 motocicli e circa 13.000 pezzi di ricambio pronti per essere commercializzati con il simbolo della bandiera italiana, posti sotto sequestro dalla Fiamme Gialle".
"Per la Guardia di Finanza - conclude la nota - il contrato alle filiere illecite del falso Made in Italy assume valore strategico e mira alla tutela delle produzioni nazionali, che si contraddistinguono per i loro elevati standard qualitativi".