A Pavia un clochard muore bruciato nella casotta abbandonata sul Ticino. “Si poteva salvare”

L’uomo, che aveva circa 60 anni, forse voleva riscaldarsi con una stufetta. Resta il rammarico di chi lo incrociava spesso: è stato lasciato solo

I rilievi sul luogo del ritrovamento

I rilievi sul luogo del ritrovamento

Pavia, 21 aprile 2023 – Dramma della solitudine a San Lanfranco, alla periferia ovest della città, dove un uomo è morto. Giovanni, che aveva alcuni problemi di salute, non possedeva un’abitazione, si era ricavato un riparo in una delle casotte abbandonate che si trovano sul Ticino. Qualcuno lo aveva visto portare all’interno un materasso, altri andando a portare a spasso il cane sul Ticino lo incontravano spesso mentre parlava da solo uscendo o rientrando nel capanno. Dalle prime testimonianze raccolte, anche questo pomeriggio Giovanni, che aveva circa 60 anni, si trovava all’interno della casotta nella quale aveva portato qualche strumento per riscaldarsi e affrontare le basse temperature di questo colpo di coda dell’inverno. Ma qualcosa molto probabilmente non ha funzionato e, a causa delle esalazioni, il 60enne prima si è addormentato, poi quando la casotta ha preso fuoco è morto bruciato.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia di Stato e la polizia locale, ma all’arrivo dei pompieri le fiamme non c’erano già più. È rimasto il rammarico delle persone che frequentano il fiume per quello che si sarebbe potuto fare e non è stato fatto. “È stato lasciato da solo – commentavano mentre gli agenti effettuavano i rilievi – nessuno ha fatto nulla per aiutarlo, per offrirgli un’alternativa alla casotta abbandonata”. Soltanto un mese fa, un caso analogo si era verificato nel parco della Vernavola, il polmone verde di Pavia, dove Paolo Brambati conosciuto come “l’eremita” si è spento a 60 anni, e la scoperta è stata fatta soltanto dopo alcuni giorni.