
Una espositrice al Vinitaly a Verona
Pavia, 11 aprile 2016 - "Puntiamo soprattutto sui giovani, per i quali possiamo dire che c’è un ritorno. Molti aspirano a lavorare nel settore del vino". Franco Bosi, presidente della Camera di commercio di Pavia, lo ha sottolineato nel suo intervento, tenuto in rappresentanza del sistema camerale lombardo, ieri all’inaugurazione dello spazio di Regione Lombardia a Vinitaly, insieme al presidente Roberto Maroni, all’assessore all’Agricoltura Gianni Fava e al presidente di Ascovilo, Mamete Prevostini. La kermesse a Verona rappresenta ogni anno un momento cruciale per il settore vitivinicolo, che a sua volta nell’economia pavese rappresenta un comparto significativo: 1.628 le imprese vitivinicole attive in provincia (sulle 3.173 in tutta la Lombardia).
Un settore che però, nonostante gli sforzi degli ultimi anni per riuscire a imporsi con una qualità in effetti mediamente cresciuta, rischia di pagare a caro prezzo le conseguenze, soprattutto d’immagine, di un brutto passo falso come quello scoperto dall’inchiesta che vede accusati di frode in commercio (non di sofisticazione) gli ex vertici della cantina sociale Terre d’Oltrepo. Il settore vitivinicolo continua comunque a rappresentare non solo un punto fermo dell’economia provinciale, ma anche un importante sbocco lavorativo per molti, in particolare guardato con interesse crescente dai giovani. Proprio in occasione della fiera a Verona, la Coldiretti ha diramato i dati lombardi del boom di iscritti (+30%) alle università del vino. In realtà i due poli di riferimento dei dati Coldiretti sono l’Università Cattolica di Piacenza e l’Università Statale di Milano, ma si aggiungono i master in Enologia, come quello attivato anche all’Università di Pavia, in collaborazione proprio con la Coldiretti Pavia. La seconda edizione del master in Enologia all’ateneo pavese quest’anno prevede l’assunzione con contratto di apprendistato di 12 studenti in altrettante aziende vitivinicole. Si tratta di un corso di specializzazione gratuito, destinato ad under 30 anni in possesso di una laurea in agraria, enologia, economia o chimica.
L’azienda vitivinicola "Tenuta Fornace" di Rovescala, ad esempio, ha appena inserito un giovane apprendista. "Negli anni l’azienda si è ingrandita – spiega Raffaella Rossi, che insieme al fratello Andrea gestisce l’azienda sulle colline oltrepadane – oggi siamo spesso all’estero ed è importante che ci siano figure professionali formate per tenere sotto controllo tutti gli aspetti dell’attività".