Vigevano, Il comandante dei vigili Massimo Ripamonti cambia vita: "Insegnerò religione"

Due lauree in tasca e oltre tre decenni passati nella polizia locale, a 61 anni sale in cattedra: "Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento giusto"

Massimo Ripamonti lascia la divisa per la scuola

Massimo Ripamonti lascia la divisa per la scuola

Vigevano (Pavia) - «Se queste cose non si fanno da giovani, quando si devono fare?". Se c’è una cosa che non è mai mancata a Massimo Ripamonti, 61 anni, vigevanese da sempre trapiantato a Gambolò dove per 36 anni ha indossato la divisa della polizia locale della quale è stato a lungo comandante, è l’ironia. E anche la voglia di mettersi in gioco. A inizio settimana ha infatti ha lasciato il suo incarico per cambiare completamente vita: diventerà insegnante di religione nelle scuole.

"In realtà era già da qualche anno che ci pensavo – racconta – e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento. Quando ho ricevuto l’ultima offerta di una cattedra ho capito di trovarmi davanti a un bivio e che era il momento di decidere cosa fare. Ho scelto di esplorare una nuova esperienza lavorativa completamente diversa dal mio “primo lavoro”". Una prima laurea in Scienze Politiche, il servizio militare svolto come ufficiale nell’Esercito, Massimo Ripamonti ha ottenuto la seconda laurea in Scienze religiose nel 2008 all’Apollinare di Roma. Un titolo che per molti anni è rimasto nel cassetto mentre da commissario capo la sua carriera progrediva sino al ruolo di comandante della polizia locale del terzo centro della Lomellina.

Quell’incarico è stato suo sino allo scorso anno quando, in concomitanza con la stipula di una convenzione tra il Comune di Gambolò e quello di Tromello, il comando della polizia locale è passato a un altro funzionario. Forse un segno del destino per Ripamonti, che da sempre è attivissimo nel mondo del volontariato, una attività della quale, per la sua proverbiale riservatezza, ha sempre preferito non parlare. Eppure nel corso degli anni ha partecipato a numerose raccolte alimentari e di vestiti a favore delle popolazioni dei Paesi dell’Est Europa che ha personalmente consegnato soprattutto nella ex-Jugoslavia in campi profughi orfanotrofi e famiglie indigenti.

Ma lui , “il Capo”, come è conosciuto nel mondo del basket “minore” che ha frequentato per moltissimi anni, ha sempre operato in silenzio. Meglio i fatti. Profondissimo conoscitore della realtà gambolese e delle sue dinamiche, ha visto sfilare durante gli oltre tre decenni trascorsi in divisa 15 sindaci. Nella sua lunga carriera si è occupato di numerosi indagini e per la natura della sua professione di una quantità di incidenti parecchi dei quali mortali. "Vicende tragiche – ricorda – alle quali non ci si abitua mai. E poi ancora l’emergenza-eroina: in quel periodo abbiamo accompagnato in comunità molti dei nostri ragazzi".

Una professione , la sua, svolta sempre con il massimo della dedizione e della professionalità tanto da farlo apprezzare in tutto il territorio. La sua vita lavorativa, avrebbero scommesso in molti, si sarebbe chiusa con indosso la divisa. E invece Massimo Ripamonti ha colto tutti in contropiede presentando le dimissioni per dedicarsi alla formazione dei giovanissimi: tra i primi gli alunni della scuola elementare “De Amicis” di Vigevano. Ma anche questo è un mondo che per Massimo Ripamonti non rappresenta una novità: negli anni infatti ha maturato una considerevole esperienza come catechista presso la parrocchia di Gambolò. E ora trasferirà la sua conoscenza in aula dove lo aspetta una nuova sfida professionale e la “seconda parte” della sua carriera professionale.