Le tre vite di Margherita Torretta: la danza, il buio dopo il rogo, la rinascita col pianoforte

A 18 anni rimane gravemente ustionata nell’incendio di casa a Bosnasco. Ora vive a Londra dove è una solista di fama internazionale. "Pesavo 35 chili, oggi ho fatto pace con quelle ferite"

Margherita Torretta, pianista concertista italiana partita da Bosnasco e ora residente a Londra

Margherita Torretta, pianista concertista italiana partita da Bosnasco e ora residente a Londra

Bosnasco (Pavia) – La crisalide ha avuto un incidente, ma questo non ha impedito alla farfalla di nascere. Si può sintetizzare così la storia di Margherita Torretta, 36 anni, pianista solista di fama internazionale. Un’artista che improvvisamente in una notte del 2005, quando aveva 18 anni, da ragazza con la passione per la danza classica e il fashion design, si è ritrovata ad essere un’altra persona e ha cambiato vita. È una storia di rinascita, quella di Margherita che ora vive a Londra e ama la vita.

Che cosa è accaduto?

"Sono sopravvissuta a un incendio scoppiato in casa a Bosnasco. Mi sono risvegliata in ospedale a Parma con ustioni di secondo e terzo grado. Avevo 18 anni e improvvisamente il mio corpo era cambiato. Ho avuto cinque interventi con innesti cutanei sul collo e sulle gambe. Quando sono stata dimessa dopo diversi mesi, mi sono accorta di non essere più la stessa di prima. Pesavo 35 chili, avevo perso il tono muscolare, non avevo più le gambe di prima, non potevo indossare un tutù. Niente era più come prima perché io ero cambiata. Le persone attorno non mi riconoscevano più e io essendo cambiata non riconoscevo più loro. Rapportarsi con le consuete amicizie è stato quasi impossibile".

Come viveva?

"Ho dovuto portare dei collant con cuscinetti in silicone per 3 anni e vivevo isolata. I miei genitori non sapevano più che come aiutarmi. I miei sogni erano cambiati, non mi interessavano più la danza perché camminavo a fatica e neppure il mondo del fashion".

Quando ha ripreso in mano la sua esistenza?

"Quando ho scoperto il pianoforte. Amavo la musica e dovevo stare seduta. Mia mamma, forse intuendo il mio talento, mi ha iscritta a una scuola di musica e io ho ricominciato a vivere. Diventare una concertista fino a quel momento non era stato un mio obiettivo, poi invece suonare è diventata la mia ossessione. Suonavo sette, 8 ore al giorno e mi estraniavo dal mondo".

Ha scoperto così il suo talento?

"Il mio talento è la resilienza, per il resto ho faticato molto, nessuno mi ha mai regalato nulla. A 25 anni mi sono diplomata al conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza, poi sono stata ammessa alla Lake Como International Piano Academy, una delle più importanti al mondo e al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano".

Oggi risiede a Londa?

"Mi sono trasferita 7 anni fa. Bosnasco, piccolo centro dell’Oltrepò mi stava un po’ stretto, dovevo fare qualcosa. Così, quando avevo una carriera ormai avviata, mi sono spostata in una grande città, dove nessuno ti guarda se esci indossando una minigonna. Anzi, un fotografo mi ha insegnato a esaltare la mia bellezza attraverso le imperfezioni. Grazie a quegli scatti ho fatto pace con il mio corpo. Ero un’affermata pianista, ma come persona dovevo ricostruirmi da zero. Grazie alle fotografie ho visto le mie cicatrici come opere d’arte. Oggi non mi vergogno più e non mi nascondo se mi guardano. L’anno scorso sono persino riuscita ad andare al mare indossando un bikini".

È contenta della sua vita?

"Sì, ho dato un senso a quello che mi è accaduto. Non mi sento una vittima, ho imparato molto. Con la forza della mente si può fare qualunque cosa, si può sbocciare. Apprezzo anche le piccole cose della vita, il profumo di una candela, il mio studio, un nuovo disco. Da poco ho ricominciato anche a ballare e mi piacerebbe realizzare qualche progetto artistico con una ballerina. Ora sono felice".