Maiali del rifugio uccisi. Flash mob davanti all’Ats

Protesta anche davanti all’Ambasciata d’Italia a Malta .

A pochi giorni dall’uccisione degli animali e dagli scontri con la polizia avvenuti a Sairano, frazione di Zinasco, la Rete dei santuari annuncia una serie di iniziative di protesta e di testimonianza. Domani alle 8 davanti ad Ats Pavia si terrà un flash mob. "A una settimana dalla strage - dice Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi - abbiamo organizzato una protesta scenografica dove lavorano i veterinari che hanno eseguito l’ordine di uccisione dei maiali sani, ancora presenti all’interno del rifugio. Professionisti che, venendo meno al compito che dovrebbe guidare il lavoro veterinario, si sono resi complici di un vero e proprio delitto, uccidendo a sangue freddo maiali perfettamente in salute che, ignari del destino che li attendeva, scodinzolavano giocosamente vicino ai loro aguzzini". L’appuntamento più importante sarà però la manifestazione nazionale “Giù le mani dai santuari“ in programma sabato 7 ottobre alle 14 a Milano, davanti ai palazzi delle istituzioni.

"Ricordiamo che il contagio è partito da un allevatore che, con la connivenza di un veterinario ha omesso di denunciare 400 suini contagiati e ne ha fatte partire diverse centinaia per varie destinazioni, tra cui l’Emilia Romagna – aggiunge D’Angelo –. Attualmente sono entrambi indagati. È assurdo che Pumba, Crosta, Spino, Carolina e tutti gli altri maiali del rifugio siano stati uccisi a causa delle stesse logiche economiche a cui erano stati sottratti. Saremo in piazza anche per protestare contro le violenze operate dalle forze dell’ordine nei confronti degli attivisti inermi all’interno del rifugio, che è stato letteralmente devastato". E, per rendere di nuovo operativo il rifugio di Sairano è partita spontaneamente una raccolta fondi. Intanto ieri gli attivisti hanno protestato davanti all’Ambasciata d’Italia a Malta dichiarando piena solidarietà a chi ha cercato di difendere gli animali. M.M.