L’Unione studenti scende in piazza "Scuola decadente"

Flash mob sotto la Provincia per ottenere risposte

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di Manuela Marziani

Mattoni sovrapposti in piazza Italia nell’indifferenza generale. Al grido “Scuola decadente, Provincia assente“ l’Unione degli studenti, il sindacato dei ragazzi che frequentano le superiori, ieri pomeriggio ha organizzato un flash mob sotto la sede della Provincia. "Le nostre scuole cadono a pezzi e le istituzioni ignorano completamente i bisogni studenteschi – ha detto Pietro Losio, studente del Copernico – Da settimane chiediamo un incontro urgente con le istituzioni, ma non rispondono. Abbiamo bisogno che l’edilizia scolastica venga concretamente ripensata, vista la gravità della situazione; sappiamo che sono in arrivo nuovi fondi dal Pnrr, vogliamo avere voce in capitolo su come verranno investiti". Impianti di ventilazione inesistenti, infissi che non tengono fuori il caldo in questi giorni di estate anticipata.

"Non c’è alcuna attenzione né al benessere studentesco né alla questione ambientale ed ecologica – ha sottolineato Anna Laura Costantino, al 4° anno del Grattoni di Voghera – La maggior parte delle scuole della provincia sono alimentate a gasolio o a metano, usati a sproposito. Al Grattoni, ad esempio, da gennaio a marzo abbiamo avuto 30° in corridoio e si sveniva per il caldo. Quando i riscaldamenti sono stati spenti, si gelava".

Una trentina i ragazzi che hanno manifestato per chiedere soluzioni diverse per ciascun istituto. "A Pavia abbiamo intonaci che crollano, aule troppo piccole, servizi igienici che non si possono usare perché mancano le porte – ha aggiunto Salvo Matessi – sia al Copernico sia al Cardano o al Volta. La scuola dovrebbe essere un luogo dove un ragazzo non debba sentirsi a disagio o in pericolo". Prima di inviare alla Provincia una richiesta d’incontro, Uds ha effettuato un sondaggio tra i ragazzi. "L’80% degli intervistati – ha sottolineato Andrea Chen del Copernico – lamenta problemi di edilizia, il 70 critica i servizi igienici, il 50 dice che la classe non è abbastanza attrezzata. Vogliamo che qualcuno ci ascolti e intervenga".