
Nell’assise comunale discussa la mozione della minoranza
"Nel processo Clean I il Comune di San Genesio deve costituirsi parte civile". A sostenerlo è il gruppo di minoranza di San Genesio Futura che ieri sera in Consiglio comunale ha discusso una mozione presentata nei giorni scorsi. "L’amministrazione comunale – ha sostenuto la capogruppo Marzia Testa – per l’indagine avviata l’anno scorso ha dovuto porre a riserva di bilancio 562mila euro, somma che potrebbe essere chiesta in restituzione dagli enti che hanno erogato i finanziamenti pubblici per la ristrutturazione della scuola primaria a danno di tutti i cittadini". La prima tranche del complesso lavoro che i magistrati guidati dal procuratore Fabio Napoleone stanno compiendo è terminato il 12 novembre con l’avviso di conclusione delle indagini notificato anche al sindaco Enrico Tessera. Il giorno dopo sono scattate altre perquisizioni nell’ambito di un secondo filone d’indagine, Clean II.
"Un nuovo avviso di garanzia è stato notificato al sindaco - ha aggiunto Testa - e ora la sua figura, quale guida politica amministrativa, appare molto compromessa". La minoranza non avrebbe la forza politica per chiedere la sfiducia nei confronti del primo cittadino. "La nomina di un difensore dell’ente in giudizio è peculiarità del primo cittadino – ha proseguito Marzia Testa – ed è inconciliabile con l’interesse collettivo dell’ente che è stato danneggiato dalle ipotesi di reato contestate, tra gli altri al sindaco". Di conseguenza Testa si è posta alcune domande retoriche: "quali sono gli interessi che un consigliere comunale deve garantire con il proprio ruolo? Deve rappresentare gli interessi dei cittadini contribuenti che potrebbero dover rispondere a conclusione del processo per un danno patrimoniale causato da condotte illecite o deve semplicemente cautelare gli interessi del proprio gruppo (anche potenzialmente in danno ai cittadini) contribuendo a mantenere saldi quegli interessi particolari e di potere che si stanno via via delineando all’interno del Comune di San Genesio e che vanno ben oltre i rapporti amicali e famigliari?".
L’opposizione ha insistito molto sull’impossibilità da parte del sindaco Tessera di votare la mozione poiché incompatibile stante la sua posizione processuale. "Non essendo individuabile una figura istituzionale idonea - ha concluso Marzia Tessera -, si potrebbe avviare un bando di gara per selezionare un professionista delegato a rappresentare San Genesio costituendosi parte civile nel processo Clean I". Alla fine della discussione la mozione presentata dal gruppo San Genesio futura è stata messa ai voti e respinta dalla maggioranza.
Manuela Marziani