
Il consigliere leghista Matteo Mognaschi
Pavia, 1 luglio 2018 - Una richiesta di cittadinanza al giorno. Dal 2014 a quest’anno quasi 900 cittadini stranieri hanno presentato le pratiche per diventare cittadini italiani. Un’anomalia per una città che ha circa 70mila abitanti, sulla quale la Lega ha deciso di puntare l’attenzione facendo un accesso agli atti. E dalle carte sono emersi i numeri: nel 2015 sono state evase 285 pratiche, 124 nel 2016, 152 nel 2017 e 88 dal 1° gennaio. "Ogni giorno - ha detto il consigliere della Lega Matteo Mognaschi - all’ufficio di Stato civile arrivano 26-30 istanze di riconoscimento di cittadinanza jure sanguinis, con una proiezione di 320-360 richieste l’anno. Nulla di illegale, perché la legge consente a chi ha un parente cittadino italiano di ottenere la cittadinanza attraverso un iter amministrativo. A Pavia è una società a istruire le pratiche, pensano a tutto loro e le richieste si sono moltiplicate tanto che le proiezioni di quest’anno parlano di oltre 300 richieste". I tempi di risposta degli uffici anagrafe dove lavorano 4 persone vanno dai 390 ai 420 giorni, ma secondo Mognaschi "è singolare che Pavia sia un po’ una delle capitali di questo fenomeno".
In realtà non è molto strano che molti cittadini stranieri, per il 90% brasiliani, abbiano un parente italiano. "È strano che qualcuno abbia deciso di farne un business - ha aggiunto il consigliere del Carroccio -. Per questo motivo ho intenzione di scrivere al ministro dell’Interno Matteo Salvini perché va bene rispettare una legge esistente, va bene che queste persone abbiano un parente di origine italiana, ma credo che un utilizzo di questo tipo delle norme con una società che di mestiere presenta le pratiche e fa ottenere le cittadinanze italiane, non la residenza, sia da monitorare. Penso possa essere una forzatura".
Nessuno vuole trovare a tutti costi qualcosa di illegale, però il pensiero corre ad alcune operazioni compiute nel recente passato in altre località d’Italia. Tutto era partito l’anno scorso da Siracusa con l’operazione “Siracusao meravigliao”, che aveva portato all’arresto di sette persone accusate, a vario titolo, di aver favorito la concessione della cittadinanza italiana a stranieri che non avevano i necessari requisiti richiesti dalla normativa vigente. Tra le persone finite in manette c’erano anche dei dipendenti dei comuni di Floridia e di Augusta. Sei di coloro che sono stati arrestati, a maggio sono stati condannati in primo grado. Nel febbraio scorso il fenomeno era stato scoperto pure a Ospedaletto Lodigiano dove erano stati registrati come residenti 1188 brasiliani, che nessuno aveva mai visto. "Fino ad alcuni anni fa - ha concluso Matteo Mognaschi - a Pavia erano due le società attive nel rilascio delle cittadinanze. Una di queste poi ha aperto a Siracusa. Credo sia meglio vederci chiaro".