
Lavoro, il record da cancellare. Prima provincia per mortalità: "Ogni infortunio è una croce"
"La sicurezza nei luoghi di lavoro è una sfida che non ci impegna soltanto come organizzazione sindacale, ci sollecita anche come donne e uomini che hanno scelto di fare dell’impegno sociale la cifra caratteristica del proprio agire. Un infortunio è peggio ancora una morte". Carlo Barbieri, coordinatore confederale della Uil ha usato queste parole all’assemblea dei delegati, Rsu, Rlst alla presenza del segretario generale della Uil Lombardia Enrico Vizza e dei segretari di categoria. Secondo l’Osservatorio sicurezza e ambiente di Vega Engineering tra gennaio e aprile in provincia di Pavia la mortalità rispetto al numero di occupati è stata superiore alla media nazionale e in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli infortuni mortali sono stati 3 nel primo quadrimestre dell’anno, mentre erano stati 2 nello stesso periodo dello scorso anno. Un dato che porterà Pavia ad avere il terzo tasso di incidenza più alto della Lombardia, dopo Brescia e Sondrio e si colloca al 27° posto tra tutte le province italiane. Aumentati in provincia anche i decessi mentre in itinere, mentre si raggiunge il posto di lavoro o si rincasa. "Continuiamo le nostre campagne – ha aggiunto Barbieri –. Penso ai continui tagli come i disinvestimenti sulla sanità, sui servizi dei nidi e delle scuole d’infanzia, sulla viabilità, ma anche sulle assunzioni". "Le priorità messe in evidenza sul territorio di Pavia durante l’assemblea territoriale – ha sottolineato il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza – evidenziano come anche a Pavia ci siano situazioni che vanno governate. Ci sono città in cui oltre il 34% dello stipendio mensile è assorbito dal canone d’ affitto".