MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’abolizione della Locale: "Una forza anacronistica. Senza strumenti di lavoro"

Parte da Pavia l’iter formale per promuovere i cinque referendum sulle disposizioni di legge fondanti le attuali funzioni del Corpo.

Il sindacalista e agente pavese Giovanni Latiano: «Noi proponiamo una forza regionale accorpando i servizi e ottimizzando le risorse»

Il sindacalista e agente pavese Giovanni Latiano: «Noi proponiamo una forza regionale accorpando i servizi e ottimizzando le risorse»

Parte da Pavia la richiesta di abolizione della Polizia locale. Ieri mattina l’agente pavese Giovanni Latiano con alcuni colleghi ha depositato alla Cancelleria della Corte di Cassazione i documenti per avviare l’iter formale volto alla promozione di cinque referendum delle disposizioni di legge fondanti le odierne funzioni del Corpo su cui saremo chiamati a esprimerci. "È ora di essere riconosciuti – sostiene Latiano, che ha dato vita a un comitato promotore della consultazione popolare senza alcuna bandiera politica né sindacale e da venerdì darà il via alla raccolta firme perché si arrivi alle urne – L’attuale Polizia locale è ormai anacronistica, inadeguata alle esigenze della società contemporanea. Legalmente priva di strumenti di lavoro e di tutela per proteggere il cittadino. Spesso condizionata dalla politica locale, usata come strumento con ripercussioni negative sulle reali esigenze".

Per incassi di sanzioni derivanti da violazioni al Codice della strada Pavia è quarta in Lombardia dietro a Milano, Bergamo e Brescia. Nel 2024 l’ammontare totale delle multe comminate dagli agenti di Polizia locale ha raggiunto il record di 11.711.911 euro, mentre negli anni precedenti si attestava attorno ai 6 milioni, ma gli agenti non vogliono essere solo spauracchi per gli automobilisti.

"Non siamo più i vigili con il borsello e il blocco in mano – aggiunge Latiano – Eppure anche il Decreto sicurezza ha incluso il riconoscimento di doverose misure a favore delle forze di polizia a ordinamento statale, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate. Ancora una volta la Polizia locale è rimasta fuori". Se fosse abolita, gli agenti resterebbero dipendenti comunali. "Non pensiamo che si possa accettare di avere 60mila operatori in meno su tutto il territorio nazionale. Noi propononiamo di costituire una forza regionale in modo da garantire il controllo dei territori e coprire le esigenze dei piccoli centri, ottimizzando le risorse. Si potrebbero accorpare servizi e Corpi come quello della Polizia provinciale, dando un’organizzazione verticistica e compiti uguali per tutti in Italia, equiparati a quelli delle altre forze di polizia. Non vogliamo occuparci solo di commercio, edilizia e infortunistica stradale, ma non vogliamo più neppure essere un ibrido".

Manuela Marziani