La rivolta in carcere. Via al processo con 68 imputati

Si è aperto il processo per 68 detenuti accusati di devastazione e saccheggio durante una rivolta al carcere di Torre del Gallo a Pavia nel marzo 2020. L'udienza si è tenuta alla Sala dell'Annunciata, con difensori che hanno sollevato eccezioni respinte. La Corte ha rinviato l'udienza al 18 luglio per sentire i primi testimoni.

La rivolta in carcere. Via al processo con 68 imputati

La rivolta in carcere. Via al processo con 68 imputati

Si è aperto il processo per i sessantotto rinviati a giudizio con l’accusa di devastazione e saccheggio in relazione alla rivolta scoppiata tra i detenuti nel carcere di Torre del Gallo a Pavia nel marzo 2020. L’udienza si è tenuta alla Sala dell’Annunciata a Pavia, non a Palazzo di giustizia. Alcuni difensori ieri hanno riproposto alla Corte un’eccezione sulla genericità del capo d’imputazione che già era stata presentata al gip in fase preliminare ed era stata rigettata. La Corte, composta dal presidente Fabio Lambertucci e dai giudici Valentina Nevoso e Vincenzo Giordano, dopo una camera di consiglio, non l’ha accolta. L’udienza è stata rinviata al 18 luglio per sentire i primi testimoni. L’accusa riguarda la rivolta divampata in seguito all’introduzione delle misure restrittive, soprattutto relativamente alle visite, per contenere la pandemia di Covid. Secondo le accuse un gruppo di persone allora sottoposte a detenzione aveva danneggiato gli arredi, mettendo a ferro e fuoco la casa circondariale, qualcuno era anche salito sul tetto. Indagati in novantotto, i coinvolti avevano scelto strade giudiziarie diverse. Tra di loro, otto persone avevano scelto il rito abbreviato: il gup ne ha assolti cinque, mentre tre sono stati condannati.

N.P.