I filmini amatoriali, che non possono più essere visti, escono dalle scatole in soffitta per diventare nuova memoria condivisa del Pavese. A renderlo possibile è il progetto “Cinescatti: Pavia raccontata dai tuoi film di famiglia“ a cura dell’Archivio Cinescatti di Lab 80 Film di Bergamo. "L’importanza di far parte di una memoria condivisa dove l’io personale si trasforma in io collettivo – spiega Alessandra Beltrame di Cinescatti – è il concetto cardine dell’Archivio. Il secondo è la necessità di trasmettere alle nuove generazioni la sensibilità verso questi materiali, dando la possibilità scoprire che una storia può avere molteplici significati quando diventa parte del collettivo". Da lunedì 4 a venerdì 29 novembre chiunque sia in possesso di vecchie bobine può consegnarle allo Spazio cultura del Comune, in via Paratici 21: le pellicole saranno restaurate, archiviate e restituite in copia digitale gratuita ai donatori, che potranno così rivedere o scoprire per la prima volta i ricordi della propria famiglia su supporto digitale, oltre che contribuire a un racconto inedito del ‘900 locale.
"L’iniziativa ha al centro Pavia e la nostra comunità – aggiunge l’assessore alla Cultura Cristina Barbieri – e sono certa che i pavesi coglieranno l’occasione di partecipare alla raccolta con cui, oltre a mettere in primo piano la nostra storia per immagini, valorizzare la memoria collettiva del Paese". Una selezione dei materiali raccolti sarà prossimamente mostrata al pubblico nell’ambito delle iniziative per l’estate 2025. "L’home movie è testimonianza storica – conclude Filippo Ticozzi di Officine Creative di Unipv – Può essere materia di creazione artistica per rivivere e svelare aspetti inediti del passato".
M.M.