
Vecchio, se non addirittura vecchissimo, ma molto generoso. Anche quest’anno il vigneto storico di Stradella che dovrebbe avere almeno 150 anni (ma il proprietario Mario Terrabusi non esclude che possano essere anche 200 anni) non ha deluso le aspettative. Ottima resa qualitativa (più grado zuccherino) e soprattutto un 20% in più dal punto di vista quantitativo rispetto ai vigneti della zona. Tradotto in numeri: dalle circa otto pertiche (una pertica equivale a 770 metri quadrati circa) la vendemmia 2021 fornisce circa 50 quintali di pregiate uve croatina, barbera e uva rara (varietà autoctona oltrepadana). Ovvero il mix perfetto per produrre il vino Buttafuoco, uno dei simboli dell’enologia made in Oltrepo. La vigna si chiama "Campagnola" ed è situata in località Fontana nella frazione collinare di Torre Sacchetti di Stradella quasi al confine con Canneto Pavese. Zona decisamente "vocata" per la vitivinicoltura di qualità e questo vigneto storico ancora produttivo è diventato un caso di studio già da alcuni anni. Basti ricordare che in media un vigneto dura 28-30 anni e che solo un terzo in Italia ha più di 50 anni. Qui però gli anni sono almeno tre volte tanto. E ci sarà anche un futuro perchè sono stati ricavati anche dei cloni che diventeranno produttivi dal prossimo anno: un nuovo impianto modello realizzato a regola d’arte e con tecniche d’avanguardia sulla base di un’antica origine. Oltre al proprietario della vigna, Mario Terrabusi ed al figlio Alberto su questo straordinario appezzamento lavorano anche i tecnici e gli esperti di Terre d’Oltrepo, il colosso della viticoltura lombarda che vanta la famiglia Terrabusi fra i suoi 700 soci e del Consorzio Terre Padane di Coldiretti.
L’uva raccolta da ieri finirà nel centro di vinificazione di Terre d’Oltrepo a Casteggio dove verrà "lavorata" ed il prodotto vino invecchiato per 36 mesi. Roba da collezione, scoperta qualche anno fa: prima queste uve pregiate finivano nel normale ciclo di trasformazione. La vigna "Campagnola" potrebbe, quindi, diventare anche una meta cult dell’enoturismo. Per questo motivo è stato chiesto al comune di Stradella di collocare un’apposita cartellonistica.
Pierangela Ravizza