Manuela Marziani
Cronaca

Samuele Li Vigni, l’avventura in kayak sul Po diventa documentario: “Una lezione di vita”

Pavia, solcando il grande fiume, il 25enne ha raggiunto Venezia filmando scorci e incontri

Samuele Li Vigni, l’avventura in kayak diventa documentario: "Una lezione di vita"

Samuele Li Vigni, l’avventura in kayak diventa documentario: "Una lezione di vita"

Il turismo lento che si può fare sul fiume raccontato da chi da Pavia è arrivato a Venezia in kayak. Diventerà un documentario l’esperienza compiuta nei primi giorni di maggio da Samuele Li Vigni, 25 anni, che lavora in un’impresa dell’ex gruppo Eni. "Per non sentirmi troppo solo durante il viaggio – ha detto Samuele – ho girato dei video che ora diventeranno un documentario con indicazioni pratiche e alcuni spaccati di vita di fiume fino alla bellezza di Chioggia e di Venezia viste dall’acqua. Alcune località che ho toccato come Monticelli d’Ongina alla conca di Isola Serafini, dove sono stato accolto con grande piacere mostrandomi la diga, la risalita dei pesci, il castello e tutti gli interventi bloccati per mancanza di fondi, mi aspettano per la presentazione ufficiale".

Durante il suo viaggio di 480 chilometri percorsi in 56 ore di pagaiata, Samuele ha incontrato chi effettua tour turistici sul Po come Christian di Livingtheriverpo, Massimo e Andrea, ma anche pescatori. "Il mio kajak aveva un cartellino con scritto "da Pavia a Venezia" – ha aggiunto il giovane – e chi passava era incuriosito. Mi sono imbattuto in chi organizza tour e stava girando per una mappatura dei punti d’interesse e, senza metterci d’accordo la sera ci siamo ritrovati la sera dopo nello stesso luogo per dormire. Una volta arrivato al Canal Bianco ho incontrato anche un pescatore che ha vissuto a lungo a Vigevano, prima di cambiare vita e fare lo stesso mestiere di suo padre. Mi ha parlato della sua delusione perché riesce a pescare soltanto il granchio blu adesso. Volendo fare il "turista" sul fiume, ho sempre cercato di mangiare in trattorie e ristoranti lungo il Po. Una sera, ho ricevuto anche un passaggio "a casa" dalle ragazze che lavoravano in un ristorante di Rosolina. Personalmente, questa avventura mi ha aperto un nuovo mondo. Ho imparato a muovermi con il kayak e ho scoperto la comunità del Po, persone accoglienti e disponibili che si conoscono tutte lungo il corso del fiume. Il feedback positivo di amici, familiari e seguaci sui social media è stato molto gratificante e ha creato grande curiosità per possibili avventure future".

Poco prima di Samuele altri due pavesi, Filippo Repossi e Silvia Pensalfine sono partiti per lo stesso viaggio. "In tanti mi chiedevano se li avessi incontrati – ha raccontato il venticinquenne –, ma nonostante loro avessero avuto più disavventure di me, non riuscivo a raggiungerli. Li ho trovati per puro caso a Venezia. Ci siamo rivisti la scorsa settimana a Pavia per raccontarci del grande viaggio e scambiarci i racconti del fiume. Loro si sono ribaltati e hanno perso il telefono di Silvia e diversi strumenti utili, ma non fondamentali. Mi hanno raccontato che nel Canal Bianco un pesce è volato dentro la loro canoa, se lo sono mangiati la sera davanti al falò".