UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Don Gabriele Leonardi lascia davvero Cassolnovo. Il parroco era stato nominato da appena tre mesi

Aveva smentito ufficialmente le dimissioni. Ma il vescovo Maurizio Gervasoni ha accettato “la rinuncia al governo pastorale”

Il parroco don Gabriele Leonardi

Il parroco don Gabriele Leonardi

Cassolnovo (Pavia) – Don Gabriele Leonardi non è più il parroco di Cassolnovo. Ad appena tre mesi dalla nomina, e dopo aver smentito ufficialmente di avere rassegnato le dimissioni, una nota della Diocesi di Vigevano comunica che il vescovo Maurizio Gervasoni "ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle parrocchie di San Bartolomeo a Cassolnovo e della Beata Vergine Addolorata Regina Mundi della frazione Molino del Conto presentata da don Gabriele Leonardi". Nella stessa nota si comunica che il presule ha nominato amministratore parrocchiale monsignor Angelo Croera

Ma l’addio del parroco non è stato un epilogo inatteso. Da anni ormai i sacerdoti che si susseguono alla guida della parrocchia lomellina si devono confrontare con un ambiente che, se non ostile, è comunque difficile da approcciare. Ne sa qualcosa don Cesare Silva, che a Cassolnovo ha svolto la sua attività pastorale per tre anni e che oggi è parroco del Duomo di Vigevano. Lettere anonime, pettegolezzi, ripicche, come se ad opporsi fossero schieramenti diversi.

Don Leonardi probabilmente pensava di poter chiudere la sua carriera proprio nel centro alle porte di Vigevano ma sin da subito ha capito che non sarebbe stato così. Le voci di possibili dimissioni erano circolate già sul finire della scorsa settimana, smentite dal diretto interessato. Che poi, evidentemente, ha fatto marcia indietro. E si era capito già domenica, durante la sua durissima omelia nella quale aveva stigmatizzato la situazione. Il parroco non aveva cercato parole edulcorate ma ancora contrario era stato diretto. “La madre degli ignoranti è sempre incinta – ha detto dal pulpito – e, con tutto il rispetto per le donne gravide, qui in paese le persone incinte sono tante”.

Un pensiero che non ha bisogno di essere interpretato. L’ormai ex parroco ha affrontato anche uno dei temi del “malcontento”: le campane da un po’ non rintoccano segnando i vari momenti della giornata. "Sono rotte e non posso aggiustarle io”, ha detto. E poi, affondando ancora, ha bacchettato i cassolesi: troppa attenzione alle frivolezze e poca ai problemi veri. “Vedo in giro sporcizia, giovani di cui nessuno si occupa – è andato giù piatto il don – ma la preoccupazione maggiore di tutti è che non si sentono più i rintocchi...”.