UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Il kickboxer morto. Spaccio di anabolizzanti spunta nell’indagine

Dal malore in palestra fatale ad Antonio Gerace alla denuncia di due trentenni . Sequestrate 3.600 compresse e 84 fiale di possibili sostanze dopanti.

Il kickboxer morto. Spaccio di anabolizzanti spunta nell’indagine

Sono accusati di aver smerciato farmaci anabolizzanti e ad azione stupefacente agli sportivi. E.C., 34 anni, residente ad Abbiategrasso (Milano) ma domiciliato a Vigevano e R.M., 35 anni di Massa Carrara, sono stati denunciati ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Vigevano che, insieme ai colleghi della Compagnia di Massa e a quelli del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Cremona, hanno effettuato delle perquisizioni nelle province di Pavia, Milano e Massa Carrara. L’obiettivo era quello di smantellare una attività illecita di smercio di sostanze anabolizzanti e farmaci ad azione stupefacente ad atleti del territorio. Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori i due denunciati si approvvigionavano di sostanze anabolizzanti e dopanti, in parte prossimi alla scadenza, e li smerciavano in modo illegale agli avventori di palestre. L’indagine dei carabinieri era scattata alla fine del mese scorso a seguito della morte di Antonio Gerace, 51 anni, che aveva accusato il malore che si sarebbe poi rivelato fatale alla palestra di Santa Maria a Vigevano, della quale era un frequentatore abituale, poco prima di sottoporsi all’allenamento di kickboxing, disciplina che continuava a praticare per mantenersi in forma ma nella quale in passato aveva anche gareggiato a livello agonistico. La tragedia si era consumata lo scorso 20 maggio sotto gli occhi attoniti di molti frequentatori della struttura sportiva.

Secondo quanto è stato ricostruito Gerace era arrivato poco prima in palestra e già aveva detto di non sentirsi bene. Ma nessuno avrebbe immaginato che di lì a poco l’uomo, un atleta di lungo corso, si è accasciato su un fianco e ha perso conoscenza. Soccorso immediatamente è stato rianimato con un defibrillatore automatico e ha ripreso coscienza per qualche minuto. Trasportato a sirene spiegate all’Humanitas di Rozzano da una ambulanza della Croce Azzurra, Gerace, che in città era conosciutissimo, era deceduto poco dopo. Attualmente sono in corso degli accertamenti che sono volti a fare chiarezza sulla ragioni del decesso dell’uomo e a stabilire una eventuale correlazione con l’assunzione di sostanze vietate. Nel corso delle perquisizioni di ieri sono state sequestrate 3.600 compresse, 84 fiale di possibili sostanze dopanti e 4 fiale di farmaci ad effetto stupefacente e 780 euro in contanti.