REDAZIONE PAVIA

Il carabiniere in pensione fa scena muta davanti al gip: "Dobbiamo studiare gli atti"

Pappalardo è accusato di corruzione e stalking

Il carabiniere in pensione fa scena muta davanti al gip: "Dobbiamo studiare gli atti"

Il carabiniere in pensione Maurizio Pappalardo ieri all’arrivo in tribunale a Pavia insieme al difensore Maria Teresa Zampogna

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Maurizio Pappalardo, sessantunenne ufficiale dei carabinieri in pensione accusato di corruzione e stalking nell’ambito dell’inchiesta “Clean II“ relativa a reati contro la pubblica amministrazione. Pappalardo al momento resta ai domiciliari. Come hanno spiegato i suoi difensori, gli avvocati Maria Teresa Zampogna e Franz Sarno, "il nostro assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere su nostro suggerimento, perché gli atti dell’inchiesta sono molto complessi ed è necessario avere la giusta consapevolezza sulle accuse mosse a suo carico per poter adottare una linea difensiva". Dunque al momento la difesa è in un momento di studio delle carte d’indagine, motivo per cui è ritenuto prematuro anche un eventuale ricorso al Riesame per eventuali alternative agli arresti domiciliari. Il filone “Clean II“ nasce in seguito ad alcune perquisizioni svolte nel corso delle attività legate all’inchiesta “Clean“ culminata nel novembre 2023 con quattro arresti con accuse a vario titolo di peculato e turbativa d’asta. Nel contesto della nuova indagine invece insieme a Pappalardo sono stati arrestati il carabiniere forestale Antonio Scoppetta e l’imprenditore Carlo Boiocchi. A Pappalardo, che ieri è comparso davanti alla Gip Maria Cristina Lapi, gli inquirenti muovono l’accusa di aver garantito benefici a colleghi e conoscenti in cambio di favori, ma gli sono contestati anche atti persecutori nei confronti della sua ex compagna, svolti con la complicità secondo le accuse di Scoppetta. Pappalardo è accusato anche di aver ceduto farmaci per la disfunzione erettile avuti senza prescrizione medica, per cui gli è contestato l’esercizio abusivo della professione farmacistica.

Nicoletta Pisanu